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La Juventus riuscirà a difendere il suo titolo?

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Giunto alla fine del girone di andata, il campionato di Serie A riserva ancora parecchie sorprese. In testa ci sono il Milan e l’Inter, seguiti da Napoli, Juventus, Roma e Atalanta. Uno scenario che potrebbe cambiare molto rapidamente e che appare decisamente più vario rispetto al passato. Nelle ultime stagioni, infatti, lo strapotere della Vecchia Signora, quasi sempre in testa sin dalle prime battute, ha evitato sorprese e fuochi d’artificio, che sono cari soprattutto a chi segue le quote di serie A.

Per la Juventus una stagione in ottovolante

Nella stagione 2020-2021, invece, l’incertezza rimane la regola, con il Milan in pole position e diverse avversarie agguerrite e piene di talento a fargli la posta. Una è ovviamente la Juventus, che sta vivendo una stagione contrassegnata da alti e bassi. Come ha spiegato anche l’ex milanista Giovanni Galli in un’intervista recente, la Juve non ha ancora trovato continuità. Funziona a strappi, per cui vince con il Barcellona, ma poi fatica con le compagini meno blasonate della serie A. Oppure batte il Milan capolista e poi perde con l’Inter. La squadra sembra vivere una stagione in ottovolante, con rendimenti incostanti e perdite di carattere. O almeno lo sembrava fino al 20 gennaio, quando ha conquistato per la nona volta nella sua storia la Supercoppa Italiana, battendo il Napoli (che è anche uno degli inseguitori ai vertici della serie A) e assicurandosi il primo titolo da quando negli spogliatoi c’è Andrea Pirlo come allenatore.

Il punto di svolta nella Supercoppa?

Secondo alcuni osservatori, proprio questa vittoria potrebbe rappresentare il punto di svolta, l’inizio di una ripresa che permetterebbe alla Juventus di tornare a competere per il campionato. Tanto che anche il presidente Andrea Agnelli, che non ha potuto essere allo stadio, ha voluto festeggiare con i suoi ragazzi, postando un tweet di apprezzamento per la vittoria. Nelle sue parole traspare l’orgoglio per il fatto che i bianconeri ormai da dieci anni regalano sempre un trofeo alla loro dirigenza. Insomma, questo risultato potrebbe diventare uno sprone per la ripresa, che come segnalano i commentatori della Gazzetta dello sport, deve però cominciare subito, visto che la squadra si trova in una posizione favorevole, con un mese intero per dedicarsi agli appuntamenti di campionato e riacciuffare le squadre in fuga, prima di ricominciare a pensare alle sfide della Champions. 

Un mese per cambiare ritmo

Il girone di ritorno è agli esordi, quindi è più che concreta la chance di recuperare i punti di ritardo sul Milan e sull’Inter. Servono solo dei risultati. Il più importante potrebbe consistere nella vittoria durante il match di recupero contro il Napoli. È previsto per metà febbraio e potrebbe segnare un notevole passo avanti. Anche se, in realtà, prima ci sono altri appuntamenti importanti nell’agenda della squadra di Torino:

  • I quarti di finale per la Coppia Italia previsti il 27 gennaio contro la Spal
  • La sfida in campionato contro la Sampdoria il 30 gennaio
  • Gli ottavi di finale in Champions contro il Porto

Chi intendesse analizzare le incertezze e le cause dei troppi pareggi di inizio campionato, comunque, può tenere conto di una serie di fattori. Intanto il cambio di allenatore, a seguito del quale la squadra è per certi versi ancora un cantiere aperto e poi forse i troppi pareggi di inizio stagione. Il divario esiste, ma si può provare a colmarlo da subito, sfruttando al massimo gli assi che alla squadra non mancano.

La risposta arriverà dai campioni

Anzitutto Cristiano Ronaldo, che con la maglia bianconera ha già segnato 85 gol, poi i volti nuovi come Chiesa, Arthur, Kulusevski e McKennie. L’area che potrebbe beneficiare di una riorganizzazione è il centrocampo, dove si stanno ancora sperimentando formule per un’efficienza degna della tradizione. Solo con un centrocampo saldo, infatti, l’attacco formidabile della Vecchia Signora può dare il meglio. Quanto alla difesa, con De Ligt autore di prestazioni maiuscole e Danilo che da rincalzo si è trasformato nel jolly di Pirlo, la situazione sembra abbastanza sotto controllo. Rimane probabilmente il problema del ricambio generazione, anche se figure come capitan Chiellini sanno fare la differenza nonostante i dati dell’anagrafe. Segno che la squadra ha risorse per continuare a dominare: bastano determinazione e concentrazione, che dopo la Supercoppa non mancano.

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