LAVAGNA TATTICA - La solidità di Rabiot: il francese ha dato sicurezza nelle ultime partite
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La solidità di Rabiot: così è cambiato nelle ultime partite

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Rabiot è una delle (molte) buone notizie delle ultime gare della Juve. Il francese è stato molto solido e attento senza palla

Una Juve solida

La Juve vista di recente è tutto il contrario della squadra fragile di inizio stagione: i bianconeri hanno riacquisito la solidità difensiva che li distingueva, con gare caratterizzate da grande concentrazione e intensità. Roma e Inter hanno tenuto tanto palla, anche con un’evidente supremazia territoriale a tratti: eppure, non sono riusciti a rendersi molto pericolosi, con la Juve che ha chiuso molto bene gli spazi.

In particolare, i bianconeri hanno coperto bene il centro del campo, con i rivali che hanno incontrato pochi spazi tra le linee. Di conseguenza, erano costretti ad allargare il gioco e a rifinire in fascia. Sia Roma che Inter hanno effettuato tantissimi cross, proprio perché si trovavano gli spazi chiusi: la difesa bianconera ha però protetto benissimo l’area di rigore.

Se la Juve è stata così corta e compatta, molti meriti sono anche dei mediani. Contro Inter e Roma, Rabiot è stato l’unico centrocampista ad essere sempre sceso in campo: nel match di sabato, è stato accompagnato da Arthur, mentre contro i nerazzurri Bentancur è stato il suo partner in mezzo al campo.

Baricentro basso

C’era molta preoccupazione, per quanto riguarda la partita contro la Roma, nella transizioni giallorosse. Mkhitaryan tra le linee poteva seminare il panico, visto che ha un altro passo rispetto ad Arthur e Rabiot, giocatori che nei ripiegamenti hanno tanti limiti. Non a caso, l’ammonizione del brasiliano è arrivata su una delle poche ripartenze concesse ai rivali, dove l’ex Barcellon a è stato costretto al fallo sull’armeno.

juve roma giallo arthur

Si vede nella slide sopra, con Mkhitaryan cher riceve alle spalle del centrocampo juventino.

Per limitare queste situazioni, Pirlo ha correttamente scelto di abbassare il baricentro, schierando la Juve con un 4-4-2 più arretrato a attendista. Oltre che fare emergere i limiti giallorossi nell’attaccare una difesa schierata, questa mossa aveva lo scopo di mettere a proprio agio i centrocampisti.

Il piano ha pagato perché, come scritto sopra, la Juve ha protetto molto bene il centro del campo. La squadra era sempre corta e compatta tra i diversi reparti, con la Roma che trovava pochi sbocchi. Se Arthur si è distinto in particolare per la capacità di ordinare il palleggio della Juve, Rabiot ha invece fatto una gara solida e attenta senza palla. Tant’è che è stato il giocatore con più tackle vinti (4), un dato che dimostra il suo ottimo contributo in fase di non possesso.

L’ex PSG è stato decisivo anche nel gol di Ibanez, dove ha riaggredito bene a palla persa, recuperando il possesso e avviando così la transizione.

juve roma juve bassa 3

Come si vede nella slide sopra, la Juve vista contro la Roma è stata molto corta. I giallorossi non trovano varchi tra le linee.

La crescita di Rabiot

Il francese ha fatto benissimo anche nella gara di Coppa Italia, dove – soprattutto nella ripresa – i bianconeri hanno dato prova di grandissima solidità. Oltre a essere un importante schermo in mezzo, Rabiot era molto diligente anche ad aprirsi quando l’Inter allargava il gioco a destra: di conseguenza, la Juve scivolava bene in seconda palla. C’era la sensazione che i nerazzurri non avrebbero mai trovato il gol.

juve inter secondo tempo lukaku hakimi

Nella ripresa, la Juve ha tolto profondità a Lukaku e Hakimi.

Per quanto, a causa dell’andamento dei diversi match, Rabiot si sia visto poco in avanti, ha fatto partite molto attente, caratterizzate da equilibrio e solidità. Il francese soffre forse quando la Juventus gioca con tanto campo alle spalle, ma in gare dove ci si difende di posizione sta offrendo buonissime prestazioni. L’ennesimo elemento positivo di questa fase della stagione, dove i bianconeri stanno riscattando un’annata iniziata molto male.

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