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LAVAGNA TATTICA – Con Alex Sandro e Danilo, la Juve è pericolosa in fascia

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In Juve-Milan, si sono viste ottime combinazioni tra Douglas Costa e Alex Sandro. Anche Danilo a destra ha fatto vedere buone cose

Juve-Milan è stata una gara a due facce. Molto incoraggianti i primi 35′, assai deludente il resto del match. Oltre al calo dell’intensità, i bianconeri sono stati troppo prevedibili nell’ultima ora di match, con poche idee su come attaccare la difesa avversaria. E pensare che inizialmente la Juve riusciva a trovare tanti spazi sia tra le linee che, soprattutto, in fascia.

Si sono viste ottime combinazioni sulle corsie esterne: in particolar modo a sinistra, con Douglas Costa e Alex Sandro che hanno creato diversi pericoli, dividendosi bene l’occupazione dell’ampiezza. Un esempio sopra, in una delle occasioni principali del match: dopo un minuto, il terzino  – inseguito da Paquetà – aggredisce la profondità alle spalle di Conti (il quale è attratto fuori dall’ex Bayern). Successivamente, sul cross basso del di Sandro per Costa, la Juve sfiora il vantaggio. I bianconeri hanno provato a rifinire soprattutto sull’asse sinistro. Lì sono infatti arrivati 12 cross totali tra Alex Sandro e Douglas Costa, con quest’ultimo che è uscito dopo circa un’ora. Se Dybala, partendo da destra, ha poi svariato poi a tutto campo, l’ex Bayern è invece rimasto più defilato a sinistra, nella speranza che puntasse l’avversario dopo essere servito in isolamento sul lato debole

Ma anche Danilo, a destra, ha mostrato spunti tattici interessanti, compensando bene i movimenti dei compagni. Il terzino ex Manchester City, memore forse del calcio di Guardiola, tende a entrare molto dentro al campo, ricoprendo a tratti una posizione quasi da mezzala. In quei frangenti, Bentancur era tempestivo a bilanciare le sue mosse, allargandosi quando il brasiliano si stringeva.  Una discesa di Danilo, tra l’altro, ha generato una delle principali occasioni della partita, ossia il tiro di Matuidi da centro area.

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Nel 4-3-3 con cui i bianconeri sono scesi in campo, l’assenza di una prima punta di ruolo costringeva a trovare diverse vie per attaccare centralmente. Anche se poi non si è concretizzato in nulla di pericoloso, a volte era lo stesso Danilo che aggrediva la profondità liberata da Ronaldo. Un esempio nello slide sopra, in cui il terzino si butta dentro alle spalle di Romagnoli.

Con il passare dei minuti, la Juve è diventata sempre più prevedibile con evidenti difficoltà nell’attaccare il blocco difensivo rivale. Per larghe fasi della ripresa, si è sostanzialmente allargato il gioco a sinistra nella speranza che Costa buttasse palloni in mezzo. Anche i terzini hanno assunto un atteggiamento via via sempre più prudente, generando poco in fase offensiva. Nel complesso, i bianconeri devono ripartire da una mezz’ora iniziale positiva, in cui si è vista intensità e fluidità in entrambe le fasi.

 

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