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LAVAGNA TATTICA – Bentancur marcato, la Juve non riesce a palleggiare da dietro

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Il pressing a uomo dell’Atalanta ha bloccato la Juve e Bentancur per larghe fasi del match. Non si riusciva a risalire palleggiando

In Juve-Atalanta, i padroni di casa hanno faticato tanto a superare il pressing della Dea. Le consuete marcature a uomo di Gasperini hanno stroncato il palleggio bianconero, al quale mancavano soluzioni di passaggio. Non a caso, l’Atalanta ha recuperato costantemente palla in avanti: basti pensare che il gol di Zapata è arrivato dopo 8′ in cui i bianconeri non hanno toccato palla nella metà campo avversaria.

Gomez marcava a uomo Bentancur, mentre Freuler e De Roon uscivano su Rabiot e Matuidi. La Juve non ha quasi mai trovato liberi i propri centrocampisti, ha quindi esasperato la ricerca di Dybala che veniva incontro. La Joya era però sempre triplicata, perdendo in tal modo diversi palloni.

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Nella slide sopra si vedono nel dettaglio le marcature della Dea. Da notare come Castagne e Hateboer fossero abbastanza tempestivi a seguire Cuadrado e Danilo, di conseguenza per la Juve era complicato allargare il gioco sui terzini. In questo caso, con i centrocampisti statici e marcati, De Ligt è costretto a tornare indietro, non si riesce a superare la pressione avversaria.

Come spesso accade, in questi contesti si vedono le difficoltà da Bentancur da vertice basso. Quando il sudamericano è marcato, fatica a liberarsi dell’avversario e a giocare sotto pressione. Soprattutto se poi non è supportato bene neanche dalle altre mezzali, che sabato erano troppo lontane e statiche. Si è molto sofferta l’assenza di Pjanic davanti alla difesa.

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Anche in quest’altra slide, si vede il pressing uomo su uomo dell’Atalanta. La Juve non riesce a trovare l’uomo libera ed è costretta a ricominciare dal portiere, con Szczesny che rinvia lungo.

Sarri si è lamentato nel post gara dicendo che ci si muoveva poco e che i suoi giocatori volevano palla sulla figura. In effetti, per molte fasi del match, si è vista una squadra lunga dove al portatore mancavano riferimenti sul breve. C’era poco smarcamento, che si avvertiva anche nei frangenti in cui la Juve riusciva a consolidare il possesso. I giocatori erano molto lontani tra di loro, con scarso aiuto reciproco. Di conseguenza, non si riusciva ad associarsi e a dialogare sul corto.

juve atalanta juve lunga juve atalanta juve lunga 2

Nelle azioni sopra, per esempio, si vede un Cuadrado di fatto abbandonato a sé stesso, col resto della squadra tanto fermo quanto distante. In queste situazioni, risulta quasi impossibile risalire e trovare superiorità numerica, a meno che il singolo non riesca a saltare l’uomo quasi da fermo con giocate molto difficili.

Nella ripresa, l’Atalanta è poi calata con la Juve che ha guadagnato metri. Con più spazi attorno a lui, è cresciuto anche Bentancur, che spesso ha accorciato bene in avanti e consentito alla Juve di essere più efficace nel contropressing. Non possono però passare in sordina le difficoltà del primo tempo, in cui i padroni di casa hanno mostrato una fatica enorme nel consolidare e gestire il palleggio.

 

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