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LAVAGNA TATTICA – Chiesa e Dybala fanno la differenza a destra: la Juve demolisce il Bologna

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La Juve ha creato tantissimo contro il Bologna, soprattutto grazie a Dybala e Chiesa. La squadra faceva molta densità sul lato destro

Approfittando del suicidio del Napoli, la Juve centra un’insperata qualificazione in Champions grazie a una prova convincente sul campo del Bologna. I bianconeri sono scesi in campo con il piglio giusto, confermando l’ottimo momento di queste ultime settimane. Come abbiamo scritto molte volte, la Juve è più a proprio agio quando affronta avversari che si difendono in avanti e accettano duelli individuali in campo aperto: i felsinei sono esattamente quel tipo di formazione.

I bianconeri, seppur senza Ronaldo, sono stati bravi a manipolare le marcature a uomo rivali e ad attaccare così in campo aperto. C’è stato ampio movimento senza palla da parte di tutti i giocatori offensivi. Basti pensare, per esempio, a Chiesa: pur partendo da una posizione di ala sinistra, lo vedevamo tantissime volte stringersi verso il centro-destra. La Juventus ha fatto quindi tanta densità su quel lato, con Dybala, Kulusevski, Morata e Chiesa che spesso erano molto vicini. L’ex Fiorentina riempiva poi spesso l’area nei cross che arrivavano da destra, come in occasione del primo gol.

Bologna Juve Chiesa 2

Bologna Juve chiesa 4

Si vede nelle slide sopra, in due diverse situazioni di gioco. Pur partendo da sinistra, Chiesa godeva di tanta liberà tattica. Considerando che il Bologna marca a uomo, gli smarcamenti di Chiesa sul lato destro venivano letti con fatica dai rivali. Come per esempio nel primo fotogramma, dove riceve liberissimo e lancia Kulusevski in profondità.

Basti poi pensare a come è arrivato il terzo gol, in cui i quattro attaccanti della Juve hanno fatto un grandissimo lavoro.  Le punte lavorano tra le linee (Morata e Dybala sono molto arretrati), con fraseggi veloci e di qualità: i movimenti aprono gli spazi nei quali si butta con decisione il centrocampista (Rabiot).

Bologna Juve gol Rabiot 1

Anche in questo caso, Chiesa stringe molto la propria posizione, attirando su di sé Tomiyasu e permettendo così a Rabiot di buttarsi dentro. 

Il continuo movimento senza palla ha consentito di approfittare delle lacune bolognesi, generando occasioni da gol a profusione.

 

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