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LAVAGNA TATTICA – Che cosa la Juve deve temere del Ferencvaros

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Contro il Ferencvaros, la Juve di Pirlo vuole ottenere il secondo successo consecutivo. Ecco le insidie del match

Una squadra diretta

Dopo essere tornata alla vittoria con lo Spezia, la Juve vuole ottenere il secondo successo consecutivo. Affronterà un Ferencvaros che, dopo aver subito 5 gol a Barcellona, ha raggiunto in extremis la Dynamo Kiev, pareggiando al 90′. Quella di Rebrov è una squadra ben allenata che però non possiede grosse qualità tecniche. Come visto al Camp Nou, verosimilmente si schiererà con un 4-4-2 corto e compatto nella speranza di pungere poi in transizione.

Gli ungheresi sono però una discreta squadra quando c’è da risalire il campo, sfruttano bene il gioco lungo e sono piuttosto rapidi nel ribaltamento dell’azione. Fino a questo momento, e lo si è visto anche contro lo Spezia, la Juve ha ancora diverse difficoltà nelle transizioni difensive. Il pressing è poco corale e a palla persa le distanze tra i reparti sono troppo ampie. Proprio per questo non bisognerà sottovalutare il match di questa sera.

La coesistenza tra Morata e Ronaldo

Sarà comunque una partita in cui, verosimilmente, la Juve si stanzierà nella trequarti avversaria. L’aspetto più interessante sarà iniziare a testare la coesistenza tra Morata e Ronaldo: dopo aver fatto molto male nel match di Roma (si pestavano i piedi), lo spagnolo ha sostituito in modo magistrale il portoghese (positivo al Covid) nelle gare successive.

Oltre ai gol e alla straordinaria capacità di aggredire la profondità, l’ex Atletico Madrid sta stupendo soprattutto per la leadership: anche nei momenti di difficoltà, la squadra si aggrappa a lui. Morata sta facendo bene anche negli aspetti che sembravano il suo grande handicap. Lavora bene spalle alla porta, pulisce tanti palloni e dialoga bene con i compagni. I suoi smarcamenti tra le linee sono sempre preziosi ed è preciso al momento dell’appoggio, non stiamo vedendo i continui errori tecnici che lo contraddistinguevano quando c’era da dialogare con i compagni.

spezia juve morata per chiesa

Ne è un esempio il (quasi) assist per Chiesa, in cui riceve palla alla porta, si gira bene e serve il compagno in profondità. Nel secondo tempo, ha poi confezionato l’assist per il gol di Ronaldo.

L’aspetto incoraggiante è questo: il Morata odierno sta facendo un lavoro che sembra complementare con le caratteristiche del portoghese. Viene incontro, gioca spalle alla porta e crea numerosi spazi che Ronaldo può aggredire. In estate, si diceva che Dzeko fosse la prima scelta di Pirlo, proprio perché aveva le caratteristiche citate sopra. Questo Morata sta però facendo ben sperare: qualche settimana fa c’era invece il timore che ricoprissero la stessa zolla.

Senza Chiesa, chi dà ampiezza a sinistra?

Da quel che trapela, questa sera Chiesa dovrebbe riposare. Insieme a Ronaldo e Morata, potrebbero giocare Kulusevski e Ramsey, con Arthur Melo e Bentancur in mezzo. Sarà interessante vedere quale giocatore darà ampiezza. Ormai abbiamo imparato a conoscere lo scaglionamento della Juve di Pirlo, modulo “ibrido” che mantiene in ogni partita. Si tratta di un evidente 3-2-5 in fase di possesso, che senza palla diventa poi un 4-4-2.

Nelle precedenti partite, sono stati Cuadrado e Chiesa a dare ampiezza, con le 3 punte dentro al campo.

juve samp bonucci cambio campo su frabotta 2

Il 3-2-5 della Juve, con Danilo che resta bloccato come terzo di difesa.

Con Ramsey tra le linee insieme a Ronaldo e Morata, è verosimile pensare che Kulusevski possa dare ampiezza a sinistra, visto che c’è Cuadrado a destra. Un’altra soluzione potrebbe quella di fare giocare gli esterni a piede invertito, come avvenuto nel match contro la Roma.

Insomma, senza Chiesa l’incognita maggiore sarà capire chi è che giocherà largo a sinistra. Il 3-2-5 della Juve di Pirlo vuole occupare tutti e 5 i corridoi verticali, è quindi indispensabile che ci sia un riferimento largo in ampiezza.

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