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LAVAGNA TATTICA – Chi è più funzionale tra Rabiot e Bentancur nel centrocampo della Juve
Chi è più adatto tra Rabiot e Bentancur ad agire come partner di Arthur nel centrocampo della Juve? Vediamo come sta giocando Pirlo
Le difficoltà iniziali
Nelle prime partite, il 3-2-5 con cui la Juve si schiera in fase di possesso era troppo statico, soprattutto per quanto riguarda i due mediani. Erano entrambi piatti, con i difensori che faticavano a trovarli liberi. Vedevamo quindi tanti lanci dal basso, con il centrocampo sistematicamente saltato e un’eccessiva lunghezza da parte dell’intera squadra. La partita di Roma fu un esempio eclatante, con Pellegrini e Veretout che marcarono ottimamente sia Rabiot che McKennie.
Un esempio qui. Con i mediani marcati, Danilo è costretto a servire Kulusevski. Per tutta la gara di Roma, la Juve trovò poco Rabiot e McKennie.
Nelle ultime partite, stiamo invece vedendo più verticalità. Quando la Juventus consolida il possesso, lo scaglionamento infatti cambia leggermente: un mediano resta più bloccato (di solito Arthur), mentre l’altro si alza molto di più nella trequarti avversaria, partecipando attivamente alla fase di rifinitura.
Maggiore verticalità
In alcune gare, a tratti i bianconeri hanno disegnato una sorta di 3-3-4/3-1-6: Arthur davanti alla difesa, con Rabiot che si apre a sinistra e uno tra Ramsey e Kulusevski (il trequartista) che spesso fa la mezzala a destra. Insomma, nell’idea di Pirlo un mediano fa il costruttore (quando gioca, è sempre Arthur), mentre l’altro fa l’invasore e si butta molto di più in avanti.
Nella slide sopra, si vedono i diversi compiti dei centrocampisti nelle idee di Pirlo. Arthur è più basso per aiutare il palleggio e lo sviluppo dell’azione, mentre l’altro mediano si butta in avanti.
E’ un qualcosa parsa evidente anche nel match contro il Ferencvaros, dove il compagno dell’ex Barcellona era Bentancur. Si formava spesso una sorta di 3-1-1-5, con l’uruguagio che ricopriva una posizione molto avanzata in zona di rifinitura, piuttosto vicina alle punte.
Come si vede, Bentancur è più alto di Arthur.
Rabiot dà un importante contributo
Alla luce della verticalità che Pirlo intende dare al centrocampo, oggi Rabiot sembra più funzionale di Bentancur per come intende giocare la Juve. Il francese è più incisivo offensivamente negli ultimi metri: attacca meglio gli spazi, ha un migliore controllo di palla ed ottime capacità di break, con conduzioni degne di nota. Sa fare guadagnare tanti metri alla squadra ed è un’ottima risorsa per le sponde dei compagni.
Al contrario, Bentancur è molto più pasticcione in zona di rifinitura. Va in grande difficoltà nel gioco sullo stretto ed è poco lucido quando gli spazi sono intasati, peccando di poca precisione tecnica.
In questa azione, vediamo nuovamente l’asimmetria tra Arthur e Rabiot, con quest’ultimo molto più avanzato del brasiliano. L’ex Barcellona lo serve bene alle spalle del centrocampo rivale, una situazione che favorisce l’atletismo del francese, che può così partire in velocità.
In quest’altra slide, vediamo invece il gol annullato a Bernardeschi contro il Cagliari, nato da un bel break di Rabiot. Il francese, dimostrando anche un ottimo senso smarcamento, si apre sul centro destra per raccogliere la sponda di Ronaldo, attaccando bene lo spazio liberato dal compagno.
Si tratta di giocate da incursore che Bentancur ha meno nelle sue corde. L’uruguagio offre più certezze come schermo davanti alla difesa e in zone più basse del campo, ma il suo contributo in zona di rifinitura è oggi abbastanza censurabile. Alla luce di questo, pare difficile che oggi Pirlo possa rinunciare a un Rabiot che, dopo un difficile periodo di adattamento, oggi sembra (pur con i suoi limiti) più adatto per il calcio che intende fare la Juve.
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