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LAVAGNA TATTICA – De Ligt ‘rivoluziona’ la Juve: cos’è cambiato con il ritorno del difensore
Grazie a De Ligt, la Juve contro il Cagliari è stata alta e corta. L’olandese può stravolgere il pressing della squadra
Una Juve corta
Nell’articolo di ieri, abbiamo analizzato la fase di possesso della Juve contro il Cagliari. La manovra è stata fluida e veloce, con gli smarcamenti di Rabiot in particolare che hanno dato tanta imprevedibilità. Se però, soprattutto nel primo tempo, abbiamo visto una gara a senso unico, è perché l’intera squadra era finalmente corta.
Nel calcio, le due fasi sono collegate. Una formazione che attacca bene è anche posizionata bene per riconquistare palla quando la si perde. Contro il Cagliari la Juve è riuscita a schiacciare gli avversari nella loro trequarti per fasi prolungate del match, con un contropressing che stroncava sul nascere le ripartenze sarde.
Il rientro di De Ligt
Non a caso, è stata la prima partita stagionale di De Ligt, giocatore che a differenza di Bonucci si esalta nell’accorciare sull’avversario e nel difendere con tanto campo alle spalle. L’olandese ha reso la Juve molto più corta ed efficace nella riconquista. Non abbiamo visto le praterie in mezzo delle prime settimane, bensì reparti più vicini e una distanza più ridotta tra difensori e punte. Ciò ha permesso una più efficace riconquista della palla.
Nel match di ieri, la distanza media in fase di possesso tra primo ed ultimo giocatore di movimento della Juve è stata di soli 33.95 metri, la seconda più bassa per la squadra di Pirlo in questo inizio di stagione. pic.twitter.com/aDTVIoCuHX
— Calcio Datato (@CalcioDatato) November 22, 2020
Andrea Lapegna ha scritto questo su Ateralbus: ” Avere De Ligt è fondamentale per la maniera con cui la squadra difende e ancor di più per la maniera con cui la squadra attacca. Saldare i reparti e suturare quello spazio in cui gli avversari hanno spesso sguazzato quest’anno è stato fondamentale nel soffocare le ripartenze del Cagliari, che su quello spazio aveva verosimilmente preparato la partita.”
Fin dalla prima conferenza, Pirlo si era soffermato sulla necessità di adottare un calcio di riconquista e riaggressione immediata, concentrandosi sull’importanza delle marcature preventive. La Juve aveva però faticato nell’applicare questi principi, con distanze ampie tra i reparti e un’eccessiva fragilità a palla persa. La presenza dell’olandese è però bastata per stravolgere l’atteggiamento della squadra.
Nella slide sopra, subito dopo una rimessa laterale, si può vedere come la Juve sia alta e compatta, con De Ligt e Demiral vicinissimi ai mediani.
Avere difensori così aggressivi nelle uscite genera una reazione a catena che coinvolge tutti gli altri giocatori, con la Juventus che riesce così ad alzare il proprio baricentro. Quando i padroni di casa schiacciavano l’avversario, vedevamo sia Danilo che Demiral in posizioni molto avanzate del campo. Da terzo di difesa in fase di possesso, il turco si è distinto per profonde marcature preventive.
Nella slide sopra, per esempio, vediamo una Juve estremamente corta, con Demiral altissimo ad inseguire Joao Pedro. Questo atteggiamento dei difensori ha consentito ai bianconeri di schiacciare l’avversario.
Oltre che nelle transizioni, la Juve è stata efficace anche nel primo pressing, con il Cagliari che è stato costretto tante volte al lancio lungo. Trascinati probabilmente dai difensori alle spalle, abbiamo visto i mediani (Arthur e Rabiot) aggredire molto in alto. Una netta svolta rispetto alle scorse settimane, dove spesso si formava un buco enorme tra centrocampo e attacco, con gli avversari che trovavano spazi.
Cosa farà Pirlo
Nelle gare precedenti, la Juve sembrava quasi avere rinunciato a un pressing alto, difendendosi con un 4-4-2 più basso e attaccando principalmente in transizione. Con il rientro di De Ligt, vedremo invece come Pirlo lavorerà in fase di non possesso. Se l’intenzione rimane quella di recuperare palla in avanti, l’olandese può dare quella intensità di cui la Juve ha un disperato bisogno.
Lo ha spiegato lo stesso De Ligt ai microfoni di JTV: “Pirlo è un allenatore moderno. Vuole giocare sempre in avanti, con tanto pressing e difensori molto in alto. Questo mi piace tanto, perché ho sempre giocato così all’Ajax”.
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