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LAVAGNA TATTICA – De Ligt trascina la Juve, è un muro contro Zapata
De Ligt ha disputato una prestazione sublime in Juve-Atalanta. L’olandese è stato dominante contro Duvan Zapata, sbrogliando tante situazioni pericolose
Tentativi di pressing alto
Come abbiamo scritto ieri, la Juve ha preparato bene la partita contro l’Atalanta. I movimenti di McKennie sono riusciti a manomettere bene le marcature rivali, con i bianconeri che hanno creato parecchio e fatto venire a galla i difetti del (complesso) sistema difensivo di Gasperini.
La Juve è però stata convincente anche in fase di non possesso, soprattutto per la capacità di saper interpretare i diversi momenti della partita. Anche se non sistematico, i bianconeri in certe fasi hanno applicato un pressing alto che è stato efficace. L’Atalanta è stata spesso indotta all’errore dall’aggressività dei bianconeri: così sono arrivate le occasionissima di Morata e il gol di Chiesa, grazie a una Juve corta e intensa nel recupero palla in avanti. Non si vedono più le praterie di inizio stagione, i bianconeri finalmente riescono a essere più compatti indipendentemente dalla zona del campo in cui scelgono di pressare.
Il gol di Chiesa. Juve corte nel pressing alto: Morata contrasta Palomino, inducendolo all’errore, con Bentancur che recupera palla.
La Juve è stata brava a reggere anche nei massimi momenti di forcing della Dea. Ci sono stati periodi prolungati in cui gli orobici hanno schiacciato i bianconeri: tuttavia, non sempre la supremazia territoriale dei bergamaschi si è tradotta in occasioni da gol, proprio perché la Juve era corta e concentrata.
Il dominio di De Ligt
In merito, non si può non elogiare la prestazione sublime di De Ligt, probabilmente il migliore in campo della Juve. L’olandese è stato dominante su un Zapata che non è riuscito a incidere come Gasperini si sperava. E’ stato proprio l’ex Ajax a sbrogliare diverse situazioni pericolose, occasioni potenziali abbastanza grosse per la Dea risolte dalla brillantezza del difensore bianconero.
Nella slide sopra, uno dei molti esempi. L’Atalanta palleggia bene da destra e serve Zapata al centro dell’attacco: se il colombiano controlla e fa la sponda per Pessina a rimorchio, si crea una situazione molto pericolosa per la Juve. Cuadrado si troverebbe in inferiorità numerica contro Pessina e Gosens.
Tuttavia, De Ligt è irreprensibile su Zapata: gli sradica il pallone e avvia la ripartenza dei bianconeri. Oltre che provvidenziale, è una giocata molto difficile: è complicato contrastare fisicamente Zapata quando protegge palla spalle alla porta, ma l’onnipotenza di De Ligt ha prevalso sul sudamericano.
Per tutta la gara, l’ex Ajax ha fatto valere la propria fisicità sull’avversario, che non è quasi mai riuscito a spuntarla. Da una vita non vedevamo Zapata così in affanno da questo punto di vista.
Juve che si difende di posizione con il 4-4-2. Anche in questo caso, l’Atalanta verticalizza centralmente per Zapata, ma De Ligt accorcia perfettamente su di lui e gli sradica il pallone.
De Ligt segue Zapata dappertutto
La Dea è solita verticalizzare sul colombiano anche da zone molto basse del campo. Zapata ama venire incontro e defilarsi a sinistra, dove poi può sfruttare la sua grande progressione. Non è un semplice finalizzatore, ma è anche una risorsa importante per fare guadagnare metri alla squadra. Anche in quelle situazioni, De Ligt era fenomenale: lo seguiva con marcature a uomo che lo portavano anche in zone profonde del campo. Per Zapata era così molto difficile avere spazi.
Un esempio qui. De Ligt insegue Zapata nella metà campo rivale.
Insomma, se finalmente la Juve riesce a essere più solida e corta rispetto ai disastri di inizio stagione, molti meriti sono di un De Ligt che sta letteralmente trasformando la squadra. Si è visto con chiarezza contro l’Atalanta.
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