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LAVAGNA TATTICA – Difesa Juve al completo: ecco le soluzioni per Pirlo

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Oggi la Juve si ritrova con Bonucci, Chielllini e De Ligt a disposizione. Se la difesa è al completo, chi deve schierare Pirlo?

Il rientro di Chiellini

Con il rientro di Chiellini, Pirlo si trova – nel momento forse cruciale della stagione – nella situazione che mai prima aveva vissuto. Ossia, quella in cui tutti e 3 i difensori “titolari” sono tanto disponibili quanto in una grande condizione: al netto della sbavatura del rigore contro il Napoli, Chiellini ha disputato grandi partite (e pure su Osimhen ha fatto benissimo). De Ligt è dominante come al solito, e lo stesso Bonucci è parso in crescita dopo qualche prestazione negativa. Come se non bastasse, anche Demiral ha disputato partitoni quando è stato impiegato: viene in mente il match di Coppa Italia contro l’Inter, dove all’Allianz Stadium è stato un muro contro Lautaro Martinez.

In Europa, non succede di frequente di vedere top club con 3 difensori di questo calibro: un giovane top mondo e due bandiere della squadra (Bonucci e Chiellini) che, comunque, rimangono ancora giocatori di grandissimo livello. Ogni esclusione diventa di lusso, soprattutto ora che riparte la Champions. Tant’è che c’è molta incertezza in vista Porto su chi giocherà: molti si interrogano se non sia addirittura il caso di schierare tutti e 3 insieme, un po’ come avveniva ai tempi della BBC.

Questa soluzione, per il calcio che ha in mente Pirlo, sembra presentare alcuni problemi. Prima di tutto, la Juve difende con il 4-4-2: visto che nessuno di loro può essere adattato come terzino, costringerebbe i bianconeri a difendere con il 5-3-2.

Il contributo di Danilo

Inoltre, vorrebbe dire rinunciare a Danilo e alle sue qualità nel palleggio. Come abbiamo scritto tante volte, il brasiliano si sta esaltando nel sistema fluido della Juve. Le sue grandi doti tecniche sono una manna nella prima costruzione, in cui è solito ricoprire una posizione piuttosto stretta.

Oltra alla qualità e alla pulizia dei suoi appoggi, si smarca bene ed è in costante movimento, tutte doti che danno fluidità al primo palleggio della Juve. Di recente, con Bentancur che si abbassa in mezzo ai centrali di difesa, lo abbiamo addirittura visto agire sulla stessa linea di Rabiot, praticamente da mediano.

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Inoltre, quando la Juve consolida il possesso nella trequarti avversaria, Danilo è importante perché si sgancia spesso in avanti. I suoi smarcamenti tra le linee danno qualità, imprevedibilità e consentono di occupare meglio la zona di rifinitura.

Con un trio composto da Bonucci, De Ligt e Chiellini, perderesti sia qualità nel palleggio basso, che presenza offensiva in avanti: si attaccherebbe con meno uomini, con il rischio di regalare un uomo agli avversari ed essere meno imprevedibili Se già la Juve oggi spesso ha una circolazione lenta e di bassa intensità (lo abbiamo visto contro il Napoli), il rischio è di enfatizzare queste difficoltà.

La capacità di adattarsi

Di conseguenza, bisogna scegliere di gara in gara la coppia che offre più garanzie. Nel complesso, De Ligt è forse quello più “titolare”, per diverse ragioni: oltre che per lo status, il rendimento e la costanza, anche per la capacità di alzare la linea del pressing, un qualcosa di cui questa squadra ha un disperato bisogno.

Al suo fianco, bisogna quindi scegliere tra Bonucci e Chiellini, che oggi presentano diversi pro e contro. Il primo, è poco a proprio agio quando i bianconeri devono difendere in campo aperto, con diverse difficoltà nelle transizioni difensive: tuttavia, dà alla Juve qualità imprescindibili in fase di impostazione, soprattutto quando manca Arthur (si è visto al San Paolo).

Al contrario, Chiellini dal punto di vista difensivo sta effettuando prestazioni di alto livello, in cui incide sia nella difesa di posizione che quando gioca con tanto campo alle spalle. Tecnicamente vale però ovviamente meno di Bonucci, un qualcosa che abbiamo visto nel match di sabato, dove nel palleggio ha sbagliato davvero tanto.

Insomma, diventa difficile oggi stabilire una coppia titolare. Pirlo dovrà essere bravo, a seconda del contesto e dello stato di forma, a scegliere i due difensori che in quel momento diano più garanzie.

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