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LAVAGNA TATTICA – Dybala è la chiave nei 20′ giocati: Kulusevski è invece discontinuo
Dybala è stato illuminante nei 20′ disputati in Juve-Sampdoria. Si è capito come mai sia insostituibile per i bianconeri
Pur vincendo meritatamente, la Juve vista contro la Sampdoria è stata discontinua nei 90′. Dopo un buonissimo avvio, i bianconeri sono calati abbastanza nella seconda metà della prima frazione. Nel secondo tempo abbiamo poi ammirato uno scenario simile, con i padroni di casa che hanno approcciato bene la ripresa prima di abbassarsi eccessivamente nei minuti antecedenti il gol di Candreva. Di certo, l’uscita di Dybala per infortunio (pessima notizia) ha tolto molta verve offensive ai bianconeri. La Sampdoria, contrariamente alle attese, non si è barricata dietro, ma ha anzi applicato un pressing piuttosto ambizioso – orientato sull’uomo – che provocava diversi rischi.
Nei primi 20′, Dybala è stata la pedina che ha manipolato la struttura difensiva rivale. Nel 4-4-2 bianconero, con Cuadrado che si alzava più di Alex Sandro, i movimenti dell’argentino a venire incontro consentivano alla Juve di trovare sempre l’uomo libero, come avvenuto nei secondi che hanno preceduto la prima rete. Nell’azione del gol, la Juve riesce ad andare al cambio di campo grazie a lui, per i suoi smarcamenti tra le linee che generano poi spazi.
Si vede nelle slide sopra, che avvengono a pochissimi secondi di distanza l’una dall’altra. Dopo un bel palleggio centrale, Morata riesce a servire il terzo uomo (Locatelli), il quale ha poi il tempo e lo spazio per cambiare il gioco su Alex Sandro.
Su due transizioni, Dybala ha poi messo sia Morata che Chiesa soli davanti al portiere. Ha però fatto giocate anche più silenziose e ugualmente utili. Come ad inizio gara, quando porta fuori posizione Colley e fa bene la sponda per Bentancur che attacca lo spazio creatosi.
Si vede qui. Grazie a Dybala, la Juve crea un buco piuttosto grosso nella linea difensiva della Sampdoria, con Benancur che ha tanto spazio da attaccare.
Inoltre, anche quando non toccava palla, gli smarcamenti della Joya erano preziosi perché mandavano fuori posizione i rivali e creavano spazi per i compagni. I suoi movimenti, infatti, consentivano spesso ai bianconeri di trovare l’uomo libero, perché – nel pressing fortemente a uomo della Sampdoria – creavano incertezze ai mediani si chi seguire.
Qui abbiamo un bell’esempio. Nel pressing, la Sampdoria fa densità sul proprio lato sinistro: Candreva va su Cuadrado mentre Thorsby è attaccato a Locatelli. Con le punte della Sampdoria sui difensori bianconeri, l’azione sembra apparentemente bloccata, perché Cuadrado non può tornare indietro. E’ fondamentale quindi un Dybala che viene incontro e, aprendosi, attira Ekdal su di sé, il quale molla Bentancur. Cuadrado ha così lo spazio per trovare libero l’uruguagio. La Juventus supera così il pressing blucerchiato e può attaccare in campo aperto.
Non a caso, dopo la sua uscita il palleggio della Juve è stato più problematico e meno pulito. Si faticava di più nel trovare l’uomo libero, con Kulusevski che non riusciva a fungere da raccordo. A volte l’ex Parma era troppo piatto sulla stessa linea dei difensori e non si smarcava bene. Inoltre, quando invece era servito in situazioni interessanti, si distingueva per brutti errori tecnici.
Due esempi qui, con la squadra ferma e la Sampdoria che recupera palla.
Nel secondo tempo, la situazione è per fortuna migliorata. La Sampdoria si è disorientata ulteriormente e Kulusevski è cresciuto, anche se a tratti è stato impreciso. L’ex Parma ha usufruito di maggiori spazi, situazioni in cui – senza dover pensare troppo – ha potuto correre in campo aperto.
Si è però anche distinto per diverse giocate intelligenti. La stessa azione del 3-1, in cui è proprio Kulusevski poi a confezionare l’assist, si sviluppa proprio perché lo svedese fa un prezioso movimento a sinistra che la Sampdoria non è abbastanza reattiva a seguire.
Si vede sopra. Con la Juve un po’ piatta e statica, lo smarcamento di Kulusevski alle spalle di Bereszinsky consente ai bianconeri di sviluppare l’azione offensiva e di abbassare la linea rivale, creando così i presupposti per il gol.
Insomma, in una Juve spesso prevedibile, abbiamo visto come Dybala sia pressoché insostituibile. Non sarà semplice per Allegri sostituirlo nelle prossime settimane, soprattutto perché Kulusevski va troppo a sprazzi, non ha la sua intelligenza tattica (e neanche la sua qualità). Se a ciò si aggiunge l’infortunio di Morata, la situazione diventa abbastanza problematica. Allegri dovrà inventarsi qualcosa in un momento di piena emergenza.