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LAVAGNA TATTICA – Gli inserimenti di Rabiot sono decisivi, la Juve si muove bene senza palla

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In Juve-Cagliari, Rabiot si è mosso molto bene senza palla. I suoi inserimenti hanno dato fluidità alla squadra

De Ligt accorcia la squadra

Come abbiamo scritto ieri, la presenza di De Ligt ha reso la Juve molto più corta ed efficace nella riconquista. Non abbiamo visto le praterie in mezzo delle prime settimane, bensì reparti più vicini e una distanza più ridotta tra difensori e punte: non a caso, soprattutto nel primo tempo, i bianconeri hanno ripetutamente schiacciato un Cagliari che non riusciva più a risalire. La Juve recuperava palla velocemente subito dopo averla persa, grazie a una squadra che era sempre compatta.

Va però analizzato anche il grande miglioramento della fase di possesso. La palla girava velocemente e in maniera più fluida, merito di buoni smarcamenti e tante rotazioni posizionali. Nelle prime partite dell’anno, il 3-2-5 con cui i bianconeri si schierano in fase di possesso era infatti molto rigido e statico: la Juve non riusciva a trovare i mediani liberi, di conseguenza vedevamo tanti lanci da dietro da parte della difesa.

Gli inserimenti di Rabiot

Al contrario, oggi i campioni d’Italia si muovono ottimamente in mezzo al campo, con il 3-2-5 che cambia spesso a seconda del contesto e della situazione di gioco. Per esempio, si vede spesso un 3-3-4 con Arthur davanti alla difesa e Rabiot e Kulusevski nei mezzi spazi. Il brasiliano guida l’uscita della palla, mentre il francese è molto più verticale: accompagna l’azione in zone alte del campo e si fa trovare spesso alle spalle del centrocampo rivale. Abbiamo visto tante volte Arthur servire il compagno tra le linee. Non è un caso che, rispetto agli inizi, il brasiliano verticalizzi molto di più: ciò avviene perché c’è un maggior movimento senza palla davanti a lui.

Quando l’ex PSG viene trovato libero, si creano situazioni pericolose. Rabiot ha infatti grandi capacità in conduzione, le sue progressioni fanno guadagnare tanti metri alla squadra.

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juve cagliari secondo tempo veritcalizzazione rabiot

Nelle slide sopra, si vede l’asimmetria del centrocampo. Arthur resta bloccato davanti alla difesa, mentre Rabiot si sgancia in avanti e agisce tra le linee.

Con il brasiliano più bloccato, gli inserimenti senza palla del francese hanno dato  tanta pericolosità ai bianconeri. Si sgancia bene in avanti e aggredisce la profondità, svariando su tutto il fronte. Un esempio in occasione del gol annullato a Bernardeschi, dove si è ben fatto trovare sul centrodestra raccogliendo la sponda di Ronaldo.

Ha dimostrato un’ottima sensibilità tattica nel leggere la zona del campo in cui muoversi per dare vantaggi alla propria squadra.

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Il gol annullato a Bernardeschi. Qui Rabiot si butta sul centrodestra.

Come detto sopra, per ampie fasi del primo tempo la Juve ha giocato con un baricentro altissimo che ha schiacciato il Cagliari nella propria trequarti, merito soprattutto di una linea difensiva che accompagnava sempre l’azione offensiva.

I bianconeri riempivano ottimamente l’area: nonostante un baricentro molto basso degli ospiti, la Juventus ha creato comunque molto. Con gli esterni (Bernardeschi e Cuadrado) sempre alti e le punte dentro al campo, anche Rabiot dava un buon contributo con ottimi inserimenti.

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Nell’azione sopra, vediamo come la Juve invade bene l’area del Cagliari, con tanti giocatori. Arthur, Demiral e Danilo (fuori dall’inquadratura) sono altissimi, con Rabiot che si butta bene dentro alle spalle di Zappa.

I meriti di Danilo

Al netto dei molti meriti di Rabiot, il movimento senza palla è stato ottimo anche da parte degli altri giocatori. Il primo gol di Ronaldo ne è un esempio: il terzo di difesa, Danilo, si sgancia bene in avanti (in una posizione quasi da interno), dando una soluzione di passaggio e servendo poi Bernardeschi tra le linee. L’ex Fiorentina, in teoria esterno sinistro, si fa trovare bene sul centro-destra, con il Cagliari che non riesce ad accorciare su di lui.

 

juve cagliari gol ronaldo

Tutte queste rotazioni creano dubbi e difficoltà per gli avversari: la Juve è stata brava a non dare punti di riferimento al Cagliari, muovendosi molto. Ciò ha reso il palleggio fluido ed efficace, una netta crescita rispetto alle difficoltà di inizio stagione.

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