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LAVAGNA TATTICA – Irlanda del Nord-Italia: come sono andati gli juventini
L’Italia di Mancini sarà costretta a passare dagli spareggi per andare ai Mondiali di Qatar 2022. Come hanno giocato ieri gli juventini
Nel brutto pareggio dell’Italia in Irlanda del Nord, che costringe gli azzurri ad andare allo spareggio, anche i calciatori juventini hanno faticato a incidere. In una gara sterile e mal giocata tecnicamente, forse il meno peggio è stato Bonucci: con Jorginho che, dopo un discreto avvio, è sparito, il viterbese si è preso tante responsabilità in fase di impostazione. Da lui sono arrivate le poche verticalizzazioni e imbucare dell’Italia. Ne è un esempio l’occasione di Insigne della ripresa, dove il napoletano ha sfiorato il palo. Era Bonucci il calciatore che provava a fare progredire l’azione con i suoi passaggi, che a volte (non spesso) bucavano il centrocampo rivale. Chiesa, come purtroppo sta succedendo anche nelle ultime settimane, ha faticato a incidere. L’ex Fiorentina non è comunque stato aiutato dal contesto. Nel 3-2-5/3-16 con cui l’Italia si schierava in fase di possesso, Chiesa pestava la linea di fondo a sinistra, con Barella tra le linee e Emerson come terzo di difesa. Se nel primo tempo a destra l’Italia provava a fare densità e rotazioni, al contrario la fascia sinistra era sfruttata molto male. Chiesa e Barella erano isolati e in inferiorità numerica, con Emerson Palmeri che rimaneva troppo bloccato dietro.
Di conseguenza, l’Italia era prevedibile su quel lato. Si è patita l’assenza dei movimenti di Insigne sul centro-sinistra, resi impossibili dal suo impiego come centravanti. Per la verità, ci sono state alcune (rare) volte in cui l’Italia è riuscita a isolare Chiesa sul lato debole, ma l’ex Fiorentina non è stato incisivo come suo solito. Nel finale, spostato a destra, ha poi messo una bella palla sul secondo palo con l’Italia che ha sfiorato il gol. Suscita invece perplessità l’assenza di Locatelli. Mancini ha chiesto ad entrambe le mezzali di alzarsi, con anche Tonali molto più verticale di Jorginho e spesso a ridosso delle punte. Se l’intenzione era quello di utilizzarlo in zona di rifinitura, non si capisce perché Locatelli non sia partito dal primo minuto, visto che ha capacità tecniche e creative nettamente superiori negli ultimi metri. L’ex Sassuolo è entrato nel finale, ma ha agito da play davanti alla difesa (Jorginho era uscito). Pessimo invece, come succede spesso, l’impatto di Bernardeschi. Nei pochi minuti disputati, l’ex Fiorentina ha sbagliato palloni a profusione.