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LAVAGNA TATTICA – Come Mancini sta utilizzando Bernardeschi
Rispetto alle disastrose partita giocate alla Juve, Bernardeschi in Nazionale sembra un altro giocatore. Ma come viene impiegato da Mancini?
Bernardeschi in Nazionale
In questi giorni di pausa Nazionale, i tifosi della Juve stanno discutendo sul rendimento di Bernardeschi. Quando veste la maglia azzurra, l’ex Fiorentina offre un rendimento positivo, a differenza delle prestazioni disastrose che effettua con i bianconeri. Bernardeschi ha trovato il gol contro l’Estonia, e pure contro la Polonia ha offerto una discreta prova
Oltre ovviamente all’aspetto psicologico (si vede che il carrarino non è sereno quando gioca con la Juve), in molti si soffermano sull’aspetto tattico. Non è che magari il 4-3-3 dell’Italia di Mancini lo valorizza di più?
Juve e Italia giocano in modo simile
In realtà, questa domanda nasce da premesse sbagliate, ossia che la Juve giochi con un modulo diverso rispetto alla Nazionale. Le due squadre adottano uno scaglionamento pressoché identico e sono basate sui medesimi principi, che si possono leggere con chiarezza nella tesi di Coverciano scritta da Pirlo. D’altronde, Antonio Gagliardi (oggi collaboratore tecnico di Pirlo) ha lavorato per molti anni in Nazionale, quindi c’è una certa continuità tattica.
Entrambe le squadre, si difendono a 4: la Juve con due linee da 4, mentre gli azzurri utilizzano il 4-1-4-1. Si dispongono con uno scaglionamento quasi identico in fase di possesso, che possiamo definire un 3-2-5.
Come si può vedere nelle slide sopra, entrambe le squadre sono disposte nello stesso identico modo: un terzino (Florenzi/Danilo) resta bloccato e diventa terzo di difesa, mentre l’altro (Frabotta/Biraghi) si alza per dare ampiezza. Le due formazioni condividono anche l’utilizzo del doppio mediano, con un centrocampista che invece si alza per agire nel mezzo spazio alle spalle dell’unica punta. Lo scopo è quello di riempire tutti e 5 i corridoi verticali del campo. Va comunque specificato che non si tratta certo di chissà qualche rivoluzione: nel calcio contemporaneo, sono molte le squadre che utilizzano questo scaglionamento, tra cui Lipsia, Borussia Dortmund e Manchester City (e di recente Atletico Madrid).
Bernardeschi dà ampiezza a destra
Mancini, in questo sistema di gioco, sta utilizzando Bernardeschi sempre nello stesso modo: l’ex Fiorentina fa l’ala nel 4-1-4-1 quando gli azzurri si difendono, mentre dà ampiezza a destra nel 3-2-5 quando l’Italia attacca. Ricopre una posizione quindi molto larga, pestando la linea di fondo.
Si vede nella slide sopra. Bernardeschi è molto largo a destra, mentre il terzino (Florenzi, qui fuori dall’inquadratura) resta bloccato dietro.
Contro la Polonia, l’Italia è stata molto brava a sovraccaricare a sinistra per poi allargare a destra sul lato debole, dove c’era Bernardeschi largo che dava ampiezza. Gli azzurri hanno effettuato eccellenti cambi di gioco sul lato dell’esterno juventino, servendolo in situazioni dinamiche e permettendogli così di puntare il terzino avversario.
Bernardeschi è stato anche ben supportato da Barella che, nel 3-2-5 degli azzurri, faceva l’incursore destro. Il giocatore interista, che ormai anche con Conte ha compiti soprattutto offensivi, ha dato prova della sua grande capacità di aggredire gli spazi. I suoi smarcamenti e inserimenti creavano spazi, con l’Italia che ha fatto vedere combinazioni molto interessanti a destra tra i due giocatori.
Era un qualcosa che già avevamo visto con l’Estonia: in quel caso, era stato Soriano a combinare bene con Bernardeschi. Spesso il trequartista del Bologna si apriva, consentendo al giocatore juventino di entrare dentro al campo.
Una bella combinazione tra i due. Su una verticalizzazione da dietro, Barella aggredisce la profondità alle spalle della difesa, attirando due giocatori su di sé. Con una sponda di tacco, serve di prima un Bernardeschi che entra dentro al campo e poi va al tiro. Movimento molto coordinato tra i due.
Nell’unica partita fin qui giocata (contro il Verona), Pirlo ha schierato Bernardeschi largo a sinistra. Non è andata bene e da un suo brutto passaggio sbagliato è nato il gol di Zaccagni: è stato un match che ha confermato la scarsa sicurezza che l’ex Fiorentina ha addosso quando veste la maglia bianconera.
Vedremo se Pirlo gli darà qualche possibilità a destra (per quanto oggi sia dura scalzare Cuadrado) o se invece dobbiamo considerare Bernardeschi un semplice esubero in attesa di cambiare squadra.
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