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LAVAGNA TATTICA – Le chiavi di Atalanta Juve: cosa deve fare Pirlo

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La Juve di Pirlo deve muoversi tanto senza palla per bucare l’Atalanta. Ecco perché McKennie e Rabiot possono fare bene

Nelle due gare di campionato disputate contro Gasperini, la Juve non ha giocato brutte partite: è anzi scesa in campo con idee chiare su come manipolare le marcature a uomo orobiche. Lo scopo era quello di mandare fuori posizione i difensori rivali, con McKennie e compagni che – partendo da dietro – dovevano attaccare gli spazi creatisi. D’altronde, non è che ci siano molti altri modi per bucare un sistema di pressing così fortemente a uomo: muoversi tanto senza palla velocizzare il possesso.

atalanta juve cuadrado si butta Ata Juve secondo tempo mckennie

Nelle slide sopra, vediamo due dei molti esempi. Nella prima azione, McKennie porta fuori De Roons e Dybala fa lo stesso con Djimsiti, con Cuadrado che stringe molto e si butta dentro (Gosens prova a inseguirlo). Nella seconda azione, è invece McKennie che attacca gli spazi con un inserimento profondo da dietro.

Insomma, le idee erano giuste e chiare, con Pirlo che aveva correttamente preparato la gara. E’ però mancata totalmente brillantezza nell’ultimo passaggio, con la Juventus che ha creato veramente troppo poco. Inoltre, nella ripresa i bianconeri si sono appiattiti parecchio, con una circolazione sempre più lenta e la squadra molto ferma. Come al solito, l’unico schema tattico dei bianconeri era “palla a Cuadrado”.

ata juve secondo tempo morata

La Juve è estremamente ferma, l’Atalanta recupera palla senza problemi.

La Juve dovrà quindi essere più efficace in zona di rifinitura. La principale incognita di formazione riguarda la fascia destra: ancora non si sa se giocherà Kulusevski o McKennie. Per quanto non sia in un momento brillantissimo, lo statunitens sembra avere le caratteristiche migliori per perforare il sistema difensivo dell’Atalanta. Soprattutto se dovesse giocare la coppia Dybala-Ronaldo che, come abbiamo scritto molte volte, tende a svuotare il centro dell’attacco, è quindi necessaria la presenza di qualcuno che compensi i loro movimenti.

Oltre al texano, è lecito aspettarsi molto da Rabiot alla luce delle ultime richiesta di Pirlo. Nonostante il francese stia facendo il mediano a 2 e non la mezzala, l’allenatore gli chiede di sganciarsi molto in avanti nell’azione offensiva. Bentancur resta più bloccato, mentre l’ex PSG va addirittura a riempire l’area nei cross.

Inter Juve Rabiot si butta

Un esempio qui.

E’ stata una stagione in cui la Juventus ha manifestato una staticità inquietante quando doveva attaccare una difesa schierata, con una circolazione soporifera e smarcamenti inesistenti. Nella finale di Coppa, contro un avversario come la Dea, è necessario che i bianconeri facciano vedere una manovra più fluida. Bisogna scendere in campo con calciatori bravi ad attaccare gli spazi, e i compagni devono essere bravi a innescarli.

Occhio anche a Danilo: i suoi improvvisi smarcamenti interni, tra le linee, possono dare molta imprevedibilità alla manovra juventina.

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