News
LAVAGNA TATTICA – Quali sono le incognite di Pirlo per Crotone-Juve
Cosa deve temere Pirlo in Crotone-Juve. I bianconeri hanno tante assenze in avanti
Due gare diverse tra di loro
Le prime gare della Juve di Pirlo sono state molto diverse tra di loro. Contro una Sampdoria molto in difficoltà, i bianconeri hanno sostanzialmente dominato, stanziandosi nella trequarti avversaria. La Juve, schierata con il 3-2-5 in fase di possesso, aveva trovato continuamente Ramsey e Kulusevski tra le linee, soprattutto tramite verticalizzazioni di Bonucci.
Al contrario, in Roma-Juve i bianconeri hanno sofferto molto il pressing dei giallorossi, che hanno coperto bene la palla e pressato con efficacia la mediana Rabiot-McKennie. Gli ospiti non sono quasi mai riusciti a trovare l’uomo tra le linee, si sono visti tanti lanci lunghi dal basso che però hanno portato a poco. La Juve voleva servire Morata e Ronaldo in profondità, ma non ci è sostanzialmente mai riuscita.
Inoltre, i bianconeri hanno sofferto molto nelle transizioni difensive: c’era troppa distanza tra i reparti, quando perdeva palla la Juve concedeva tanti spazi in mezzo.
Come si vede nella slide sopra, Mkhitaryan ha seminato il panico in campo aperto. Le sue conduzioni hanno bucato in due la Juve.
Le insidie di Crotone
A Crotone, i bianconeri affrontano una squadra che non dovrebbe mettere in crisi i bianconeri dal punto di vista difensivo. Sarà quindi una gara adatta soprattutto per valutare la fase di possesso dei bianconeri, la capacità di attaccare e perforare difese chiuse. Questa sera dovrebbero esordire Arthur Melo e Bentancur dal primo minuto, quella che sarà la coppia titolare a centrocampo.
Il brasiliano è un giocatore dalle qualità tecniche sublimi, ripetutamente paragonato a Xavi e Iniesta per la sua somiglianza con la scuola Barcellona. Deve dare alla Juve quella capacità di gestire il pallone che è determinante per il calcio di possesso che ha in mente Pirlo.
Bentancur, che da vertice basso non sempre si è disimpegnato bene nella gestione della palla, può essere valorizzato dalla presenza di un giocatore così tecnico vicino a lui. Inoltre, l’uruguagio porta quell’intensità nella riaggressione di cui Pirlo ha bisogno, visto che l’allenatore si è spesso soffermato sulla necessità di recuperare palloni in avanti.
Insomma, dalla coppia Arthur-Bentancur passa molto dell’efficacia del calcio che intende fare la Juventus.
Incognite in attacco
Per quanto riguarda il match contro il Crotone, le incognite principali sono però in attacco. Come abbiamo visto nelle precedenti gare, le 3 punte della Juve giocano molto dentro al campo, mentre l’ampiezza la danno un’ala (Cuadrado) e un terzino (Frabotta contro la Sampdoria). Il problema è che Pirlo si trova con tante assenze: Ramsey e Ronaldo sono indisponibili, mentre Dybala non è ancora al top della condizione.
Davanti dovrebbero giocare Morata e Kulusevski, d’altronde non è che ci sia tanta scelta. L’incognita sarà sul terzo. Chiesa potrebbe esordire dal primo minuto, in un contesto tattico diverso da quello in cui è però abituato a giocare.
Anche se lo si associa a un’ala da 4-3-3, va detto che l’ex Fiorentina gioca, tanto in Nazionale quanto con Iachini, in un 3-2-5. Chiesa gioca molto largo, pesta la linea di fondo: si presume che anche alla Juve verrà impiegato così, visto che Pirlo adotta il medesimo scaglionamento. Inoltre, se bene impiegarsi in entrambe le fasce, anche se a sinistra è un po’ adattato.
Qui si vede il 3-2-5 dell’Italia. Chiesa è largo che dà ampiezza.
Considerando che questa sera Cuadrado sarà largo e che mancano punte, può darsi che oggi Pirlo lo faccia giocare dentro al campo con Morata e Kulusevski. Vero è che Chiesa predilige partite largo e che non ama fraseggiare in mezzo in spazi ingolfati, ma d’altronde mancano attaccanti.
Vedremo se Pirlo adatterà lui o se invece sceglierà di avanzare un centrocampista.
LEGGI ANCHE: Juve, è arrivato il momento di Arhtur e Bentancur?