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LAVAGNA TATTICA – Perché McKennie può essere la chiave di Genoa-Juve

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La Juve a Genova cerca la terza vittoria consecutiva. McKennie può essere la chiave tattica della partita, ecco perché

Dopo la strepitosa vittoria in casa del Barcellona, dove abbiamo finalmente visto il calcio che ha in mente Pirlo, la Juve cerca continuità sia in risultati che in prestazione. Lo farà contro un Genoa in profonda difficoltà, una formazione che finora sta offrendo pochi contenuti tattici, esprimendo un calcio sparagnino e difensivo.

Suscita interesse la probabile formazione della Juve. Da quel che trapela, Pirlo dovrebbe adottare un 4-4-2 (inteso come modulo difensivo) con Cuadrado e Sandro terzini, Kulusevvski e Bernardeschi ali e la coppia Dybala-Ronaldo.

Come sappiamo, il 4-4-2 senza palla della Juve diventa una difesa a 3 in fase di possesso. Un terzino si alza per dare ampiezza, l’altro resta bloccato. Di solito vediamo un 3-2-5, che però cambia a seconda della situazione: per esempio, nella trasferta di Barcellona, il centrocampo diventava a 3 quando la Juve si stabiliva nella trequarti rivale.

Ramsey, che in avvio di azione giocava da mediano vicino ad Arthur, si sganciava in avanti e diventava una mezzala.

barcellona juve 325 con ramsey mediano

Il 3-2-5 in avvio di azione. Danilo resta bloccato, Sandro si alza per dare ampiezza.

Alla luce di questa asimmetria che vediamo in ogni gara, sarà interessante vedere chi oggi farà il terzino bloccato. Molto probabilmente sarà Alex Sandro, posizione che già aveva ricoperto contro il Ferencvaros, mentre Cuadrado si alzerà per dare ampiezza a destra. A sinistra, Bernardeschi agirà invece largo a sinistra, con Kulusevski che agirà tra le linee insieme a Dybala e Ronaldo (Morata dovrebbe cambiare).

Come abbiamo scritto di recente, sarà fondamentale McKennie. Dybala e Cristiano sono infatti due punte anomale, che amano svariare e tendono a svuotare il centro dell’attacco. Di conseguenza, è importante che ci sia qualcuno alle spalle che compensi i loro movimenti, attaccando gli spazi e riempiendo l’area di rigore. Esattamente ciò che ha fatto McKennie tanto nel derby quanto a Barcellona: ormai Pirlo lo sta utilizzando soprattutto come incursore, sfruttando le sue grandi doti senza palla nell’aggressione della profondità.

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