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LAVAGNA TATTICA – Le chiavi di Inter-Juve: cosa Pirlo si aspetta da Arthur e Bentancur
La Juve di Pirlo è cambiata molto rispetto al match contro l’Inter di due settimane fa. Cosa deve fare nella partita di questa sera
Il doppio play cambia la Juve
Contro l’Inter, due settimane fa i bianconeri avevano toccato il punto più basso della stagione, in una gara dove nulla aveva funzionato. In questo lasso di tempo, tutto però è cambiato per la Juve, con Pirlo che finalmente sembra avere trovato un assetto ottimale. In particolare, il palleggio dei campioni d’Italia sta beneficiando in particolar modo della presenza in contemporanea di Arthur e Bentancur. Come abbiamo scritto più volte, quando la Juve consolida il possesso si disegna con un modulo che è più simile al 3-2-5 di inizio stagione che non al 3-5-2.
I due mediani agiscono molto vicini tra di loro, con McKennie che è invece è alto e verticale a ridosso delle punte. L’americano, a seconda della situazione, sa se farsi trovare tra le linee, aprirsi in supporto di Cuadrado o riempire l’area di rigore.
Qui per esempio si apre a destra per raccogliere il passaggio di Ronaldo. Come si vede, Bentancur e Arthur giocano vicini tra di loro, mentre l’americano ha compiti più offensivi: è essenzialmente un incursore.
I problemi di due settimane fa
Il doppio play dovrà rendere il palleggio bianconero più credibile rispetto a quanto vistosi nel disastroso match di San Siro. L’Inter non è una squadra che esaspera il pressing offensivo: tende anzi a lasciare impostare i difensori rivali, la priorità è quella di impedire le ricezioni per il vertice basso. Ciò era avvenuto con successo nella gara di due settimane fa, visto che la Juventus aveva molto fatico nel trovare libero un Bentancur costantemente schermato.
Non a caso, la stragrande maggioranza dei passaggi era passata dai difensori, a cui mancava la possibilità di verticalizzare e trovare l’uomo libero. La circolazione era così orizzontale e prevedibile, l’Inter non aveva grossi problemi nel chiudere gli spazi e tenere i rivali lontano dalla porta di Handanovic. Il possesso palla dei bianconeri si era spesso limitato a uno sterile fraseggio tra Danilo, Bonucci e Chiellini.
Pirlo ieri nel post partita:
"Siamo stati troppo lenti nel far girare la palla e lo abbiamo fatto soprattutto con i difensori mentre dovevamo farla girare tramite i centrocampisti per portar la palla da una parte all'altra."
— Calcio Datato (@CalcioDatato) January 18, 2021
Come abbiamo scritto nel post Sampdoria, grazie al doppio mediano la Juve riesce a uscire con molta più facilità dal pressing avversario. Arthur e Bentancur stanno dimostrando una grande intesa: si associano benissimo sul breve e si scambiano spesso di posizione, sono in costante movimento. Per gli avversari sono difficili da leggere i loro smarcamenti
Un esempio nella slide sopra, in cui Bentancur si muove bene in verticale e dà una soluzione di passaggio ad Arthur. Insomma, non danno mai punti di riferimento ai rivali.
Non a caso, nel match di Genova sono stati proprio i due centrocampisti gli juventini con più passaggi effettuati: un cambiamento importante dopo il match di San Siro, dove – come abbiamo detto sopra – erano stati i difensori a toccare più palloni.
L’importanza di Chiesa
Considerato che l’Inter si difende con un blocco solido e compatto dietro, i bianconeri dovranno essere efficace nel far girare il pallone. I nerazzurri concedono infatti pochi varchi per vie centrali, di conseguenza bisognerà essere fluidi e pazienti nel muovere le linee rivali. In particolare, la Juve dovrà essere brava a imbeccare Chiesa con i tempi giusti: lo scopo sarà quello di isolare l’esterno sul lato debole, il modo in cui l’ex Fiorentina può incidere.
Un esempio nella slide sopra, in cui la Juventus sovraccarica a destra e serve successivamente Chiesa grazie a un preciso cambio di gioco effettuato da Bentancur.
Insomma, la manovra dovrà essere molto più efficace rispetto al match di campionato: di certo, il centrocampo che dovrebbe giocare questa sera sembra dare molte più garanzie di Ramsey e Rabiot, che due settimane fa avevano sofferto parecchio.
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