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LAVAGNA TATTICA – Le chiavi di Juve-Sassuolo
La Juve di Pirlo cerca continuità contro il Sassuolo di De Zerbi. I neroverdi sono reduci da un pessimo momento di forma
Il brutto momento del Sassuolo
Dopo il trionfo contro il Milan, la Juve cerca continuità contro un Sassuolo che si trova forse nel peggior momento della stagione. Nello scorso turno, i neroverdi sono stati letteralmente demoliti dall’Atalanta, con oltretutto l’infortunio a Berardi che priva De Zerbi del proprio principale leader tecnico.
Al netto del pessimo stato di forma, il Sassuolo è una squadra moto diversa dal Milan affrontato nello scorso turno. Se i rossoneri sono frenetici, diretti e verticali, al contrario i neroverdi sono più pazienti nel palleggio. Amano uscire dal basso in modo molto elaborato, consolidando il possesso e attaccando in spazi più corti. Non è una formazione che punge con rapide transizioni, ma al contrario vuole stabilirsi nella metà campo rivale e costringere gli avversari alla difensiva. Insomma, il Sassuolo è la classica squadra che vuole stare per più tempo possibile con il pallone tra i piedi.
Gli avversari si adattano
Nelle ultime gare, però, gli avversari sono riusciti a mettere in imbarazzo il palleggio di De Zerbi in diversi modi. Inter e Milan, per esempio, hanno abbassato molto l’altezza del pressing, con le punte strettissime che dovevano impedire ai mediani di ricevere palla dai difensori.
— Jacopo Azzolini (@AzzoJacopo) November 28, 2020
Al contrario, l’Atalanta ha applicato un pressing molto più feroce, aggredendo i neroverdi fin dentro la propria area di rigore. Per larghe fasi del match, il Sassuolo non è riuscito a risalire, perdendo anzi una valanga di palloni nella propria metà campo. I difensori della Dea erano bravi ad accorciare sulle punte neroverdi quando queste venivano incontro, per tutta la gara gli emiliani non sono riusciti a servire i propri attaccanti in situazioni pericolose.
Come giocherà la Juve
Non esiste quindi un unico modo per affrontare un Sassuolo in grossa difficoltà. Senza Bentancur (che dovrebbe riposare) e con Dybala e Ronaldo (non certo dei mostri nel pressing), probabilmente la Juve non disdegnerà alcune fasi attendiste come nelle ultime partite. Rispetto alle intenzioni di pressing alto di inizio stagione, sembra che Pirlo stia venendo a patti con la realtà. All’interno della stessa partita, la Juve alterna più fasi, non disdegnando la difesa posizionale per larghe fasi del match (lo abbiamo visto contro il Milan).
In particolare, sarà interessante il contributo di McKennie. Nelle ultime gare, l’americano è diventato praticamente una mezzala/incursore, con compiti prevalentemente offensivi. Al contrario, oggi dovrebbe giocare al posto di Bentancur, in una posizione quindi da mediano dove non sempre ha fatto bene. Sarà interessante vedere se anche più bloccato può comunque fare la differenza.
Insomma, vedremo come la Juve sceglierà di approcciare questa partita. C’è bisogno di continuità dopo il trionfo di San Siro: anche se il Sassuolo non si trova nel suo miglior momento, resta una squadra con grandi qualità tecniche e un palleggio molto elaborato, in grado di punire gli scompensi rivali. Indipendentemente dal piano gara di Pirlo, i bianconeri dovranno essere concentrati e intensi come nell’ultima uscita.
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