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LAVAGNA TATTICA – Le chiavi di Torino Juve: cosa ci si aspetta da Ramsey

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Senza McKennie, in Torino Juve gli inserimenti di Ramsey saranno decisivi. Ecco cosa ci si aspetta dal giocatore gallese

Attaccare una difesa schierata

Il derby di andata fu quello della consacrazione di McKennie, la partita che mostrò con chiarezza la sua evoluzione tattica. Dopo 60′ in cui la Juve mostrò enormi difficoltà nel riempire l’area di rigore (mancava Morata), l’ingresso del texano diede ai bianconeri molta più presenza offensiva. L’ex Schalke occupava costantemente l’area nei cross e faceva da riferimento importante al centro dell’attacco: insomma, si era capito che McKennie aveva qualità fuori dal comune negli inserimenti senza palla.

Lo statunitense non sarà però a disposizione in Torino-Juve, perché messo momentaneamente fuori rosa insieme ad Arthur e Dybala. Di conseguenza, la Juve non potrà contrare sulla verticalità dell’americano per bucare il 5-3-2 granata. La squadra di Nicola difficilmente verrà a pressare in avanti gli avversari, probabilmente adotterà un baricentro più passivo e attendista. Esattamente ciò che i bianconeri hanno sofferto di recente, visto che l’affanno nell’attaccare una difesa schierata è stata la principale difficoltà juventina degli ultimi mesi. Basti pensare al doppio confronto contro il Porto, in cui la palla girava con estrema lentezza da un lato all’altro, dando ai lusitani l’opportunità di compattarsi in fascia senza troppi patemi.

Juve Porto squadra ferma

La Juve contro il Porto era sempre in inferiorità numerica in fascia.

Di certo, la circolazione dovrà essere più rapida per innescare bene Cuadrado e Chiesa in fascia. Nonostante il grande rendimento dell’ex Fiorentina, la Juve non sempre trova l’ala italiana con i tempi giusti: per sfruttare le sue grandi qualità nel dribbling, i bianconeri devono essere più incisivi nell’isolarlo sul lato debole.

Inoltre, senza McKennie, sarà fondamentale che qualcuno supporti le punte e aggredisca bene gli spazi. Proprio per questo, ci si aspetta molo da un Ramsey reduce da gare pessime: oltre che aumentare il livello del fraseggio nella rifinitura, il gallese dovrà muoversi molto su tutto il fronte offensivo. Per attaccare una difesa schierata, serve una circolazione rapida e anche tanto movimento senza palla.

L’importanza di Chiellini e De Ligt

Dietro, la Juve dovrà comunque fare attenzione al gioco diretto dei granata. Come abbiamo scritto ieri, il Toro non palleggia in modo particolarmente insistito o elaborato. Si aggrappa molto alle punte e cerca di arrivare a loro il prima possibile, sfruttando la loro fisicità: sia per risalire il campo, sia in zona di rifinitura, i granata alzano molto la palla, ricorrendo parecchio al cross.

De Ligt e Chiellini avranno quindi tante responsabilità: dovranno essere aggressivi e precisi nell’accorciare con i tempi giusti su di loro. Sarà una partita in cui i duelli tra difensori e attaccanti saranno decisivi, anche in chiave offensiva. Come abbiamo detto, il Toro si abbassa molto quando si difende e appena recupera palla cerca di arrivare alle punte. Se De Ligt e Chiellini saranno bravi a riaggredire a palla persa, la Juve potrà impedire ai granata di guadagnare metri. Insomma, servirà sia tecniche che intensità ai bianconeri.

 

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