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LAVAGNA TATTICA – Le difficoltà di Rabiot contro lo Spezia
Rabiot non è stato molto brillante in Juve-Spal. Ha perso qualche pallone di troppo e si è fatto infilare diverse volte alle spalle
Una Juve passiva
Nei giorni passati, abbiamo scritto di come la Juve ha cercato di bucare le linee avversarie. Se nella prima ora i bianconeri non sempre hanno approfittato dei molti spazi concessi, è anche perché sono stati costretti a un baricentro basso da parte dello Spezia. La squadra di Italiano si è infatti distinta, come al solito, per tanta personalità: giocava con tanto campo alle spalle e puntava a dominare il possesso. La Juve, come succede spesso, ha manifestato serie difficoltà nell’aggredire in avanti i rivali. Lo Spezia ha facilmente guadagnato metri e costretto i bianconeri a schiacciarsi abbastanza.
La palla girava velocemente da un lato all’altro del campo, con riferimenti sempre larghi in ampiezza (di solito le ali). Basti pensare a come è arrivata l’occasione di Marchizza, proprio da un cambio di gioco da destra verso sinistra. La Juve ha avuto qualche problema nello scivolare in fascia. In generale i bianconeri hanno rinunciato abbastanza in fretta a pressare in avanti gli avversari, nonostante i difensori dello Spezia dimostrassero di essere propensi all’errore quando sollecitati.
La difesa a 4 della Juve, con Alex Sandro al centro.
Troppi spazi tra le linee
Bentancur e Rabiot non sono sempre riusciti a dare intensità in mezzo al campo, si sono anzi spesso fatti infilare alle spalle. Abbiamo visto sovente troppa distanza tra i reparti, con i mediani presi alle spalle e i difensori che non accorciavano con i tempi giusti sulle punte. Tant’è che lo Spezia si è appoggiato parecchio a Gyasi e Nzola, trovandoli spesso liberi di ricevere.
Nelle azioni sopra, vediamo come lo Spezia riesca a bucare il centrocampo della Juve e a trovare l’uomo libero. Anche se ai liguri spesso è mancata incisività negli ultimi metri la Juve, con troppa facilità si sono stanziati nella trequarti avversaria e hanno trovato ricezioni pericolose. I bianconeri non sono stati irreprensibili senza palla.
Le incertezze di Rabiot
Chi ha sofferto molto è stato Adrien Rabiot. Oltre a farsi infilare spesso alle spalle, il francese è stato molto insicuro nella gestione del possesso. L’ex PSG ha perso diversi brutti palloni che hanno generato ripartenze pericolose tra i rivali.
Un esempio nell’azione sopra. La Juve prova a ripartire dopo un prolungato possesso dello Spezia: la palla finisce a Rabiot che però viene in fretta circondato da maglie rivali. Il francese non è abbastanza reattivo e perde palla, con i liguri che avviano una transizione corta e si mantengono in avanti.
Insomma, nonostante l’ampia vittoria, non tutto ha funzionato al meglio tra le fila bianconere. Oltre a poca incisività nell’attaccare la profondità (l’ingresso di Morata ha poi cambiato la situazione), i bianconeri sono parsi a corto di energie e idee nel recuperare palla. Lo Spezia ha spesso costretto la Juve a un baricentro alto, trovando diverse volte l’uomo libero sia in fascia che tra le linee. I bianconeri hanno spesso dato sensazione di fragilità: in vista delle prossime gare, è fondamentale che la Juve sia più solida e corta senza palla.
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