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LAVAGNA TATTICA – Non basta l’attenzione di De Ligt
Matthijs De Ligt attento contro l’Atalanta: l’attenzione del difensore bianconero non è però bastata – LAVAGNA TATTICA
Ieri abbiamo scritto su come la Juve sia scesa in campo a Bergamo in teoria con le idee giuste su come attaccare l’Atalanta, ma che sia mancata totalmente incisività. Pure difensivamente i bianconeri hanno fatto una buona partita dal punto di vista tattico, adattandosi bene alle caratteristiche della Dea. Con il doppio attaccante, Zapata e Muriel tendono infatti ad aprirsi, con Pessina che riempie il centro dell’attacco.
La Juve ha presto rinunciato ad adottare un pressing alto, schierandosi con un 4-4-2 più attendista e compatto. D’altronde, con la partenza del Papu e un Ilicic lontano dai suoi standard, alla Dea manca un po’ di creatività quando deve attaccare una difesa schierata. Raramente abbiamo visto l’Atalanta così in difficoltà nel creare occasioni da gol: Zapata e Muriel cercavano di portare fuori posizione Chiellini e De Ligt ma la Juve riusciva comunque a spuntarla. I bianconeri facevano bene densità in fascia, trovandosi in superiorità numerica in zona palla.
Un esempio nella slide Sopra, la manovra orobica era spesso sterile
Da segnalare in particolar modo la prestazione di De Ligt, che su Muriel è stato un muro. L’olandese accorciava con tempismo e aggressività sul sudamericano, che faticava a girarsi e a puntarea porta. Di conseguenza, l’Atalanta ha provato a sfondare soprattutto a destra, sul lato di Zapata. Ci sono state volte in cui la Juve si è fatta infilare alle spalle di Alex Sandro, ma alla Dea è mancata poi precisione nel cross nonostante il buon riempimento dell’area di rigore.
Si vede nell’azione sopra, in cui Zapata viene trovato dietro Alex SANDRO MA SBAGLIA Il cross.
Insomma, nel complesso la Juve era riuscita abbastanza a limitare la pericolosità orobica, ma non è bastato per ottenere punti.