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LAVAGNA TATTICA – Perché quest’anno De Ligt sarà fondamentale per la Juve

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De Ligt sta saltando per infortunio questo inizio di stagione. Ha le caratteristiche che servono a Pirlo

Le difficoltà nelle transizioni

Dopo aver vinto e convinto contro la Sampdoria, la Juve di Pirlo ha manifestato diverse difficoltà contro la Roma. Di sicuro, la fase di possesso ha funzionato male: i bianconeri hanno sofferto il pressing dei giallorossi, che ha coperto bene la palla. La Juve ha faticato molto nel servire le punte, si è creata una distanza enorme tra i due mediani e gli attaccanti. Di conseguenza, si sono visti tanti lanci lunghi da dietro che però si sono tradotti in palloni persi.

Non va poi dimenticato che Arthur Melo e Bentancur sono partiti dalla panchina. In mezzo, hanno giocato Rabiot e McKennie, che però hanno offerto una prestazione insufficiente dal punto di vista tecnico. Hanno sofferto il pressing avversario, che li ha portati a diversi errori. Ciò ha provocato ripartenze pericolose da parte della Roma, che ha approfittato di una Juve lunga e inefficace a palla persa. Le conduzioni di Mkhitaryan hanno seminato il panico, poiché i bianconeri hanno concesso tanto spazio centralmente. La riconquista che ha in mente Pirlo non ha funzionato nel migliore dei modi.

roma juve trans difensiva

L’occasionissima di Mkhitaryan, nata da una palla persa di McKennie. La Juve concede tanto spazio centralmente.

Non va dimenticato che la Juve cerca di fare un calcio di possesso e di dominio, che occupa la trequarti offensiva con tanti uomini. Di conseguenza, per quanto la linea difensiva possa essere brava ad accompagnare e a riaggredire, non ci si può permettere il lusso di perdere palloni in continuazione.

Non è un caso che la situazione sia molto migliorata con l’ingresso di Arthur e Bentancur, giocatori che hanno capacità tecniche nettamente superiori rispetto a Rabiot e McKennie. Per la Roma, è stato molto più complicato recuperare palla.

Cosa può dare De Ligt

In ogni intervista, Pirlo si concentra sull’importanza della riconquista rapida e delle marcature preventive. Come ha scritto nella sua tesi, i top club europei sono tali proprio perché sono in grado di riaggredire a palla persa e recuperare il possesso palla in avanti: a suo avviso, la Juve deve emozionarsi nel contendere la palla in zone avanzate del campo, perché è in quello che si vede un grande club.

Per giocare in questo modo, è necessaria una retroguardia coraggiosa e aggressiva: difensori che accompagnino l’azione offensive e che siano sempre alti per riconquistare palla. Proprio per questo, la Juve ha bisogno che De Ligt torni nel minor tempo possibile. L’olandese è uno che non tira mai indietro la gamba, che si esalta nell’inseguire l’avversario anche in zone alte del campo.

Giocare come terzo di difesa può aiutarlo nel favorire il suo strapotere fisico e rendere così più efficaci le marcature preventive. Insomma, servono assolutamente difensori aggressivi in grado di giocare con tanto campo alle spalle.

Le qualità in fase di possesso

Non vanno poi dimenticate le sue qualità in impostazione, che nell’anno scorso si sono viste con più evidenza quando Sarri lo ha schierato sul centro-destra. De Ligt ha un eccellente capacità di effettuare filtranti alle spalle della linea di pressione avversaria, sa infatti dare tanta forza al pallone.

Contando che nel 3-2-5 di Pirlo gli attaccanti si muovono molto tra le linee, è necessaria la presenza di giocatori in grado di bucare il centrocampo avversario. Con Bonucci e De Ligt, la Juve avrebbe difensori con ottime qualità in questo aspetto.

juve bonucci

In Juve-Sampdoria, Bonucci ha trovato tante volte Ramsey tra le linee. I bianconeri hanno bisogno di giocatori che sappiano effettuare questi filtranti.

Insomma, sia lui che Demiral (che però va un po’ sgrezzato nel palleggio) le qualità e l’aggressività per rendere bene nel sistema difensivo che ha in mente Pirlo. Sarà dura lasciarli fuori, nonostante Danilo stia giocando piuttosto bene.

 

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