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LAVAGNA TATTICA – Cuadrado, che rientro! Il colombiano è tra i migliori in Juve-Napoli

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Cuadrado è stato tra i migliori in campo in Juve-Napoli. Il colombiano ha disputato una gara preziosa in entrambe le fasi

La crescita della Juve

La Supercoppa vinta contro il Napoli, come abbiamo scritto nelle ultime settimane, è stato un importante passo avanti rispetto al crollo di San Siro. Il pressing è stato alto, intenso ed efficace, i partenopei faticano a uscire in modo pulito dal basso: il Napoli non ha quasi mai imbeccato Zielinski tra le linee, ossia una delle principali armi offensive. Inoltre, con Arthur e Bentancur vicini, la Juve ha consolidato facilmente il possesso, guadagnando metri e resistendo facilmente alla pressione rivale.

Non sempre però i bianconeri sono stati incisivi in zona di rifinitura. La Juventus non aveva problemi ad arrivare nella trequarti avversaria ma, soprattutto nel primo tempo, la manovra si inceppava, con la palla che girava troppo lentamente.

Il rientro di Cuadrado

Una delle notizie migliori della partita consiste nel rientro di Cuadrado, che è stato tra i migliori in campo della Juve. Il colombiano aveva compiti importanti in fase difensiva: per risalire il campo, il Npaoli si affidava molto a Insigne, che veniva anche molto incontro per ricevere palla. Cuadrado era però bravo e tempestivo nel seguirlo anche in zone profonde del campo.

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Un esempio qui: Juve corta e compatta in zona palla, con Cuadrado molto alto nel seguire il movimento di Insigne.

Inoltre, il colombiano è stato – come al solito – una importante fonte di gioco a destra. Con il centro bloccato da un Napoli molto rinunciatario, la Juventus allargava spesso il gioco in fascia sul sudamericano, che toccato la bellezza di 96 palloni. L’ex Chelsea, oltre a 2 passaggi chiave, ha tentato 10 dribbling (vincendone 5). Era fondamentale nel guadagnare campo e creare superiorità numerica contro un Napoli molto chiuso: se Chiesa è un’ala che ha bisogno di essere servita in corsa, al contrario Cuadrado riesce a saltare l’uomo anche da fermo grazie a un cambio di passo eccezionale.

Il colombiano è anche la pedina che rende fluido e asimmetrico il sistema tattico di Pirlo. Se, come sappiamo, la Juventus si difende con il 4-4-2, la fase di possesso è invece più elaborata. Quando imposta dal basso, nella propria trequarti, la linea a 4 dei bianconeri è piuttosto evidente.

Quando però la Juve alza la linea e il baricentro, si forma l’ibrido a cui siamo abituati: Danilo rimane stretto e vicino a Bonucci e Chiellini, mentre al contrario Cuadrado si alza molto per dare ampiezza a destra. Contro il Napoli, nei frangenti in cui la Juve attaccava (ossia, nella stragrande maggioranza del tempo), abbiamo quindi visto un 3-2-5 abbastanza chiaro.

 

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Il 3-2-5 della Juve. Danilo stretto, Cuadrado invece largo a destra che dà ampiezza.

Cuadrado, a differenza di Danilo, ha quindi un doppio ruolo nelle fase di possesso bianconera. E’ importante quando la Juve palleggia dal basso, visto che parte da una posizione arretrata e aiuta molto gli altri difensori nell’uscita da dietro. Quando poi i bianconeri arrivano nella trequarti rivale, Cuadrado è una risorsa importante anche nella rifinitura, con compiti offensivi importanti negli ultimi metri.

Nel grafico sopra, si vede come la Juve costruisca con una difesa a 4 e come si appoggi tanto a Cuadrado, allargando il gioco su di lui. Con il colombiano in campo, Pirlo guadagna molto in entrambe le fasi. Lo abbiamo visto chiaramente in Juve-Napoli, dove l’ex Fiorentina ha fatto la differenza.

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