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LAVAGNA TATTICA – Pirlo ha bisogno dei gol e dell’estro di Dybala
Dybala potrebbe disputare qualche minuto in Juve-Crotone. Perché Pirlo ha assolutamente bisogno della Joya
La Juve è tornata sterile
La disfatta di Porto ha manifestato i grossi problemi tattici della Juve delle ultime settimane. Anche se i bianconeri, contro Roma e Inter in Coppa Italia, hanno disputato prove caratterizzate da un’ottima solidità difensiva, i campioni d’Italia sembrano aver perso la pericolosità che li distingueva a inizio stagione. La circolazione è lenta e poco intensa, non è abbastanza veloce nel muovere le linee rivali. Non a caso, la Juve proviene da partite in cui ha faticato a tirare in porta e a rendersi pericolosa, con un’elevata sterilità: per gli avversari, era troppo facile bloccare la rifinitura bianconera.
Inoltre, come detto da Pirlo in conferenza, Morata si trova in uno dei suoi classici momenti difficili: oltre a non segnare da tanto tempo, l’attaccante spagnolo è reduce da brutte prestazioni in cui non riesce a rendersi particolarmente utile per la squadra. Come ricordato dall’allenatore, Morata è un ragazzo molto sensibile che tende a buttarsi già e ad abbattersi nei periodi di buio. Affrontare un’intera stagione con lui come unica punta, è quindi un rischio, poiché non è un calciatore che dà molta continuità.
Per sostituirlo, Pirlo sta riciclando Kulusevski come prima punta: anche se lo svedese effettua partite disciplinate dal punto di vista tattico e difensivo, non riesce a incidere molto quando la Juve affronta difese chiuse. L’ex Parma soffre molto gli spazi angusti, e dimostra di non sapere usare ancora ottimamente il proprio corpo (perde tanti palloni).
Perché serve Dybala
Insomma, sembra il momento giusto per il ritorno di Dybala, con la Joya che in Juve-Crotone potrebbe tornare in campo (anche se ha solo pochi minuti nelle gambe). Come abbiamo detto, i bianconeri di recente hanno sofferto molto le squadre che aspettavano in basso. Dybala sarebbe fondamentale quindi per dare estro a una Juve spesso a corto di idee e brillantezza. L’argentino è letale quando può attaccare in spazi stretti, situazioni dove può fare valere le sue grosse qualità tecniche.
Inoltre, con l’esplosione di McKennie, Dybala e Ronaldo avrebbero finalmente una risorsa in grado di compensare i loro movimenti. Le due punte sono infatti abbastanza atipiche, tendono a svuotare il centro dell’attacco e a svariare molto. Il rischio, come avvenuto l’anno scorso, è quello di svuotare troppo spesso l’area. L’americano si sta imponendo proprio per la qualità dei suoi inserimenti offensivi, è spesso un attaccante aggiunto: nelle gare in cui manca Morata, diventa proprio McKennie a tratti la prima punta della Juve, il giocatore che riempie il centro dell’attacco.
Un esempio nella slide sopra, in cui Dybala viene molto incontro mentre McKennie va ad aggredire la profondità.
L’importanza di innescare gli esterni
Inoltre, considerando che i bianconeri giocano sempre con gli esterni molto alti, la presenza di Dybala sul centro-destra potrebbe velocizzare di più l’azione: la Juventus, in tal modo, avrebbe l’occasione di servire più spesso gli esterni sul lato debole, sfruttando i cambi di gioco dell’argentino.
Uno dei grossi difetti visti ultimamente è stata appunto la lentezza nell’arrivare sulle fasce. Nel match di Porto, la Juve voleva allargare le linee rivali, facendo girare bene palla da un lato all’altro del campo per isolare gli esterni sul lato debole. Non si è però quasi mai riusciti a farlo bene, con la manovra troppo lenta a prevedibile. La Joya dovrà quindi migliorare anche queste situazioni.
Molto difficilmente Pirlo utilizzerà contemporaneamente Ronaldo, Dybala e Morata. La Joya consentirebbe all’allenatore di ruotare le pedine, facendo rifiatare i giocatori e consentire anche a Morata di avere un cambio nei (numerosi) momenti in cui non è al meglio. Insomma, la Juve ha assolutamente bisogno del miglior Dybala per chiudere al meglio la stagione. Sia da un punto di vista numerico, che da un punto di vista tecnico.
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