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LAVAGNA TATTICA – Rabiot, che rendimento da mezzala! Da mediano delude

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Queste ultime partite di Rabiot danno segnali importanti per il futuro. Da mezzala, il francese può avere una sua utilità

Dove Rabiot ha deluso

Rabiot continua a essere uno dei giocatori più discussi tra i tifosi della Juve. Nonostante ciò, il francese viene da prestazioni positive, che lo hanno visto anche molto incisivo in fase offensiva. Ha infatti segnato contro Lazio e Porto, mentre contro il Cagliari è andato in diverse circostanze vicino alla rete. Arrivati quasi al termine del suo secondo anno a Torino, bisogna interrogarsi su cosa fin qui ha dimostrato: in cosa ha deluso e dove invece si è espresso su buoni livelli.

Ai tempi del PSG, Rabiot raramente si vedeva in zone avanzate dal campo: con tanti giocatori di qualità vicino a lui, ricopriva una posizione più bloccata. Tant’è che a Torino lo si immaginava soprattutto come un mediano/interno (sia a 2 che a 3) in grado di dare più qualità tecnica al palleggio della Juve. Bisogna dire che, in questo, Rabiot ha deluso parecchio. Quando gioca a 2, soprattutto se manca Arthur, mostra infatti tantissimi limiti. Non riesce ad essere una risorsa importante per il palleggio della Juve: si muove poco, non incide nella circolazione e soprattutto usa malissimo il corpo. Ha una scarsissima resistenza al pressing rivale, non a caso la sua stagione è stata contraddistinta da veramente tanti errori nei disimpegni. Gli esempi più recenti sono quelli contro Verona e Spezia: due match in cui, schierato in una mediana a 2, ha perso tanti palloni che hanno generato ripartenze pericolose.

Rabiot contro la Lazio

Al contrario, nelle ultime partite lo abbiamo visto in zone molto più avanzate del campo. Tant’è che, sintetizzando barbaramente, pur partendo da una posizione più bassa è stato più mezzala che non mediano. Si buttava dentro e aggrediva gli spazi, riempiendo costantemente la zona di rifinitura. Ciò è stato palese nel match contro la Lazio. Morata veniva molto incontro per portare fuori posizione i difensori avversari, mentre Rabiot attaccava lo spazio che si veniva a creare. Così sono arrivati il gol dell’1-1 e una miriade di altre occasioni.

juve morata rabiot Juve Lazio rabiot lazio 2

 

Nelle slide sopra, si vede come Rabiot sia bravo a compensare i movimenti dello spagnolo. Morata viene incontro, Rabiot riempie il centro dell’attacco. I suoi smarcamnenti offensivi hanno creato problemi in continuazione alle linee della Lazio.

Mezzala a Cagliari

A Cagliari, il frnacese ha fatto la mezzala a tutto gli effetti. Come ha detto Pirlo, con la palla la Juventus si disegnava con un 3-1-4-2 in cui Danilo agiva da vertice basso, mentre Rabiot e Kulusevski riempivano i mezzi spazi. Da interno sinistro, il francese ha partecipato molto alla manovra offensiva. Aggrediva gli spazi con buon tempismo, tant’è che nella ripresa ha concluso in diverse circostanze da posizioni pericolose.

cagliari juve secondo tempo rabiot 3 cagliari juve secondo tempo rabiot 2

 

Due esempi qui.

Oggi, sembrano questi i compiti con cui il francese può esprimersi al meglio. Se da mediano dà un contributo tecnico non all’altezza in nessuna delle due fasi, al contrario da mezzala offensiva può sfruttare le sue doti fisiche. Ha infatti un’ottima progressione su distanze medio-lunghe, con break in grado di bucare le linee avversarie: quando parte in velocità, non è semplice da fermare per gli avversari. Inoltre, soprattutto sul lato forte, ha buoni inserimenti, va incoraggiata la sua capacità di aggredire e attaccare gli spazi.

Insomma, alla luce della tremenda situazione economica, non è affatto scontato che Rabiot rimanga alla Juve il prossimo anno, visto che il francese può costituire una plusvalenza. Appare però chiaro quale sia il modo migliore per dargli un senso tattico. Da mezzala, rende infatti molto di più che non da mediano.

 

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