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Lazio Juve: le tre cose che non hai notato
Lazio Juve: le tre cose che non hai notato del match dell’Olimpico. Gli episodi sfuggiti all’attenzione dei più
Lazio Juve: le tre cose che non hai notato.
1. Immobile calcia, Szczesny vola: parata da applausi, come la reazione
Ci sono voluti i guantoni di Wojciech Szczesny al 29′ per disinnescare la gran giocata di Ciro Immobile. L’attaccante, con un tiro al volo, ha calciato un pallone che sembrava perso, esaltando i riflessi dell’estremo difensore della Juventus. Dopo lo splendido gesto tecnico da parte di entrambi, il fair-play. I due si sono scambiati un “cinque”, complimentandosi per le rispettive giocate.
2. Fagioli fallisce il 2-2, poi torna sconsolato in panchina
A sette minuti dalla fine, sul risultato di 2-1, capita sul destro di Nicolò Fagioli una delle migliori chance per riequilibrare il risultato. Danilo va in verticale da Chiesa, che osserva il movimento del centrocampista e lo serve con i giri giusti: grande inserimento del 2001, che ci prova di prima intenzione dentro l’area ma spedisce alle stelle. Ecco, quell’occasione fallita Fagioli non se l’è proprio perdonata. Tre minuti dopo Allegri decide di sostituirlo, facendo entrare al suo posto Miretti. Nicolò si dirige sconsolato verso la panchina, ripensando nella sua mente alla chance gettata al vento. Ci pensa e ci ripensa, e a chi gli chiede spiegazioni lui risponde: «L’ho presa male».
3. Danilo e il gesto per i compagni a fine partita
Serviva un po’ di riposo a Danilo, ricaricare le batterie dopo un tour de force che lo ha visto sempre protagonista in campo in questa stagione. E così Allegri e Landucci hanno deciso di lasciarlo inizialmente in panchina, componendo la linea a tre davanti a Szczesny con Gatti, Bremer e Alex Sandro. Ma nel finale, visti i continui rischi di Cuadrado di farsi espellere ed una fascia destra in continua apprensione viste le giocate di Zaccagni, Danilo ha fatto il suo ingresso in campo. Juventus che è uscita comunque sconfitta dall’Olimpico, ma altro gesto di leadership del capitano. Al fischio finale, infatti, l’ex Manchester City è andato a consolare uno ad uno i suoi compagni di squadra, rincuorandoli dopo un secondo tempo giocato ad alta intensità. Emblematica l’intesa con Chiesa, che ha letteralmente cambiato volto alla squadra.