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Le Pagelle di Napoli-Juventus 3-2

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Tutti i voti bianconeri di Napoli-Juventus, semifinale di ritorno di Tim Cup. Top Higuain, flop Dani Alves

Neto 5 Due paratone che non fanno rimpiangere Gigi: la chiusura su Callejon a due passi e l’allungo a disinnescare il colpo di testa di Milik. Poi rovina tutto con la papera in stile Donnarumma a Pescara.

Dani Alves 5 Dalla sua parte l’accesso è sempre libero e perde anche qualche pallone di troppo. Dimostra tutti i difetti dell’ultimo periodo: svagato, lezioso e poco concreto.

Bonucci 5,5 Insigne è veloce, sgusciante e imprevedibile. Lui è tosto, ma ha la pecca di perderselo durante il 3-2.

Benatia 5,5 Partita ordinaria, ma si fa beffare dal numero di Callejon in occasione del vantaggio del Napoli.

Alex Sandro 6 Prezioso nelle sue diagonali difensive a ripiegare nel primo tempo. Un rimpallo sfortunato apre le porte al pareggio di Hamisik. I pericoli arrivano per lo più dalle sue parti e nel finale è troppo impreciso.

Rincon 6 Si mangia il regalo di Chiriches a tu per tu con Reina. Ci mette tanta gamba. Dal 69′ Pjanic 6 Tanta verve, ma perde un pallone al limite che poteva essere velenoso. Peccato per il giallo: salterà la finale.

Khedira 5,5 Non ripete il partitone di tre giorni fa, molto meno presente lì in mezzo al campo

Cuadrado 6,5 E’ in palla, salta sempre l’uomo. Ha la freddezza nel servire al bacio Higuain per il 2-1. Concentrato.

Dybala 6 Sventaglia e disegna buoni palloni. Vedere per credere l’assist per Cuadrado in occasione del raddoppio. Per il resto però rimane piuttosto in ombra. Dal 76′ Barzagli sv per il 4-5-1.

Sturaro 5,5 Ruolo non suo, tanto sacrificio difensivo e disciplina tattica. Poca incisività. 86′ Lemina sv.

Higuain 7 Zittisce i fischi facendo quello che deve fare: gol inventato con una girata spalle alla porta che manda al bar i due centrali con Reina compreso e tocco sotto misura per chiudere i giochi. Decisivo. Di nuovo.

Allegri 6 Così così l’adattamento di Sturaro, benino Rincon. Ottima scelta di turnover nell’arco delle due sfide, considerando anche tutti i problemi del caso. L’insistenza col 4-2-3-1 ha pagato però solo in parte.

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