Juventus Women
Grazie Lina. Siamo felici per voi!
Lina Hurtig ha voluto condividere la sua gioia personale con Juventus, la sua squadra: un privilegio per tutti, senza differenza
Non saremo noi a giudicare cosa è giusto e cosa non lo è. Di questa storia, noi, vogliamo solo raccontare la storia. Che di fronte a una vita che verrà è senza dubbio una bella storia, una bellissima storia.
Il calcio c’insegna a vivere con normalità la contrapposizione: un avversario da una parte e uno dall’altra che senza un pallone non avrebbero alcun motivo per stare lì, senza differenza alcuna di genere o razza.
Così, in un Paese libero come il nostro, non rispettare pensieri, estrazioni, idee e culture diverse sarebbe come venir meno al principio di quel pallone che rotola, e unisce. Unisce sempre, anche quando può dividere.
Della storia di Lina Hurtig c’è un aspetto che non può passare inosservato: la volontà di condividere una parte di sé, attraverso il club, affidandosi a quelle persone che giornalmente la vivono, e l’apprezzano. Un gesto speciale, non scontato, quanto più naturale possibile. E se fosse solo calcio, qui la squadra ha già vinto la Scudetto.
La gioia condivisa con Lisa, la moglie, è l’aspetto più palese di una storia d’amore viva, che emoziona. E la dolce attesa l’unione che emana felicità, quella bella, quella vera, che non ha sessualità: se c’è, si vede, si vede e basta.
Lina ha scelto Juventus per condividere la sua felicità: è un privilegio, questo. Per tutti, senza differenza. Da accogliere con la stessa felicità con cui lei e Lisa, sua moglie, stanno vivendo la loro dolce attesa. Perché in fondo cos’è un bacio se non un incontro di anime che condividono un pezzo di vita insieme.
LEGGI ANCHE: Lina Hurtig, la gravidanza della moglie e il messaggio vincente della Juve