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Lucescu racconta: «Così ho fatto esordire Pirlo al Brescia»
Lucescu, tecnico della Dinamo Kiev che ha fatto esordire Pirlo da giocatore, racconta il “Maestro”: le sue parole
Sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, Mirea Lucescu ha raccontato Andrea Pirlo, parlando del suo esordio con la maglia del Brescia, avvenuto proprio sotto la sua ala. Le sue parole a poche ore da Dinamo Kiev Juve.
PIRLO – «Andavo sempre agli allenamenti dei giovani al campo San Filippo, a Brescia, e appena notai come si muoveva e toccava la palla quel ragazzo mi resi conto che dentro di lui c’era un campione. Poi ci fu il Viareggio: Andrea ci andò sotto età ma non giocò e io che ero arrivato lì a vederlo notati quanto fosse deluso, così lo riportai a Brescia in macchina. Un viaggio di tre ore, provai a parlargli e dargli fiducia. E cominciai a chiamarlo con la prima squadra, lo volevo sempre con noi. Lo proteggevo, volevo far crescere quel talento. E alla fine uscì il campione. Merito suo, ovviamente».
RAPPORTO – «Non ho mai dovuto bacchettarlo. Qualche discussione c’era, mai i litigi: consigli su cosa fare, piuttosto. Di recente non l’ho sentito, ho voluto lasciarlo tranquillo. Ma sono felicissimo per lui. Glielo dicevo prima: in campo aveva equilibrio oltre a un gran senso della giocata, qualità che lo aiuteranno pure in panchina. Allenare non è solamente tattica, ma anche istinto. Lui lo aveva, sentiva la partita. E anche un allenatore deve sentirla…».
ESORDIO – «Litigai con Luzardi, che era arrabbiato perché avevo messo in campo il ragazzino. ‘Questo ragazzino ha davanti un gran futuro, tu non so…’, urlai. Cose da spogliatoio, capitano».
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