Maddaloni: «Juve da scudetto. De Ligt? Andrà via» - ESCLUSIVA
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Maddaloni: «Juve da scudetto. De Ligt? Andrà via» – ESCLUSIVA

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Massimiliano Maddaloni parla in esclusiva a Juventusnews24: dallo scudetto a De Ligt, ecco la sua intervista

Massimiliano Maddaloni parla in esclusiva a Juventusnews24.

Dalla lotta scudetto a De Ligt passando per i colpi Di Maria-Pogba, il mercato e molti altri temi legati ai bianconeri, ecco tutte le sue dichiarazioni in questa intervista.

Che giudizio dà agli arrivi di di Pogba e Di Maria a parametro zero?

«Sono due giocatori importanti. In questo momento, per come è stato strutturato il mercato della Juve negli ultimi anni all’insegna del rinnovamento e ringiovanimento della rosa e sostituire qualche “vecchio storico”, danno quell’esperienza e quella capacità di integrarsi in una rosa che piano piano sta venendo fuori. La squadra si sta amalgamando tra giocatori esperti come loro e giovani come Vlahovic e altri che sono già importanti per il futuro della Juve».

Si aspetta più da Pogba che ha grandi motivazioni dopo gli ultimi anni difficili al Manchester o da Di Maria che ha qualità fuori dal comune?

«Io credo che entrambi saranno importanti in campo. Pogba darà quella qualità e fisicità che in alcune partite sono mancate al centrocampo della Juve. Di Maria potrà garantire quella qualità sugli esterni di cui la Juve ha bisogno per innescare Vlahovic dal centro e dalle corsie laterali con il rientro di Chiesa. Sono due innesti mirati che daranno qualità ed esperienza a tutta la squadra».

Cosa manca ancora alla Juventus sul mercato per tornare al top?

«C’è la necessità di comprare un terzino sinistro che possa dare una mano ad Alex Sandro e Pellegrini. Servirebbe un giocatore di esperienza che possa anche dare più qualitù sulla parte sinistra della difesa. Non mi meraviglierei se la Juve comprasse un altro centrocampista. Poi i dipende se De Ligt va via o no. Se va via, c’è bisogno di integrare il reparto difensivo con un centrale di un certo peso. La Juve deve comprare anche una punta centrale che possa servire all’occorrenza per dare una mano a Vlahovic e integrare il pacchetto di attaccanti in caso di un calo di forma, infortuni o squalifiche, visti i tanti impegni».

Come possibile vice Vlahovic si fa il nome di Arnautovic. E’ il profilo giusto?

«Nel periodo in cui ero in Cina lui giocava a Shangai. E’ un giocatore che potrebbe servire tanto alla Juventus, ma caratterialmente forse può non essere adatto a un ruolo meno primario rispetto a quello che ha al Bologna. Questo può influire tanto negli equilibri dello spogliatoio. Comunque Arnautovic sotto l’aspetto delle qualità è un giocatore importante, ma potrebbe essere poco propenso ad accettare un ruolo secondario».

In mezzo al campo darebbe fiducia a giovani come Fagioli, Miretti e Rovella?

«A centrocampo servirebbe un jolly in grado di giocare nei tre ruoli e fare da alternativa. Visti tutti impegni che ha alla Juve, un giocatore in più in quel reparto può servire. Da quello che ho capito Allegri conta sul recupero di Arthur. Poi c’è già Locatelli e Zakaria, dopo i problemi fisici dello scorso anno, credo possa diventare un giocatore importante. Pogba può giocare sia basso che interno. Fagioli, Miretti e Rovella sono giocatori che Allegri sta monitorando e ancora non si è capito il loro futuro. Secondo me sono tre giovani che in assoluto possono stare benissimo in un pacchetto di 6-7 giocatori che completano il reparto. Hanno qualità e le grandi società come la Juventus dovrebbero dare fiducia a questi giovani italiani che possono stare benissimo in questo tipo di contesto».

Un tema caldo è la situazione di De Ligt. In caso di addio, può essere Gatti il sostituto già in casa?

«Gatti è sicuramente un buon giocatore, ma è al prmo anno a certi livelli. Vestire la maglia della Juventus non è la stessa cosa di vestire un’altra maglia. Per me De Ligt andrà via e per certe partite di livello internazionale i bianconeri hanno bisogno di un giocatore più pronto a questo tipo di situazioni. Io penso che la Juve sia attiva sul mercato per trovare un giocatore con queste caratteristiche e che sia capace di integrare un reparto che ha già perso un difensore importante come Chiellini sotto l’aspetto dell’esperienza, della personalità, della coesione nello spogliatoio».

Con l’addio di Chiellini è Bonucci a diventare capitano e leader della squadra. Visto il suo carattere e anche il suo passato, lo ritiene pronto per questo ruolo?

«Parliamo di due persone completamente differenti. Giorgio era un leader più silenzioso e fattivo nello spogliatoio con il suo modo di essere d’aiuto a tutti e di esempio in allenamento. Leonardo è diverso nel modo di parlare e di incitare i compagni. Sono due leader differenti e credo che nello stare insieme si completavano. Quello che mancava a Giorgio ce l’aveva Bonucci e viceversa. Bisogna capire se la mancanza di Chiellini e la sola presenza di Bonucci possa essere importante per cercare di dare una mano ai tanti giovani che ci sono nella Juve. Il fatto di aver comprato giocatori importanti come Di Maria e Pogba può dare una mano nella crescita di tutti».

In avanti si parla con insistenza del possibile colpo Zaniolo dalla Roma. Alla Juve far emergere tutto il suo talento?

«Secondo me Zaniolo ha tutte le caratteristiche tecnico-tattiche e i numeri per diventare un giocatore importante a livello internazionale. Fino adesso sia l’aspetto fisico che l’aspetto mentale lo hanno limitato un po’. Io dico una cosa: quando si arriva alla Juve diventa tutto diverso perché deve stare in un certo tipo di mentalià per cui o ti adatti o non ci puoi rimanere. Questo potrebbe essere importante per fare emergere il grande estro e la grande capacità di Zaniolo che potrebbe diventare un giocatore di rilievo per il calcio italiano».

Dybala è senza squadra a due mesi dalla fine della passata stagione: si aspettava una situazione del genere?

«Ho la sensazione che c’è un certo tipo di alone fisico nei confronti di Dybala. Lui sicuramente voleva un contratto importante, ma questo alone negli ultimi periodi è stato preoccupante. I problemi fisici che ha avuto e il fatto di non avere quella continuità fisica per essere determinante, in rapporto al contratto che chiedeva, ha portato la Juve in primis a non riconfermarlo e poi le grandi squadre ad avere questo tipo di dubbi su Dybala».

Guardano al campionato che inizia il prossimo mese, la Juve attuale può già competere con Milan e Inter per lo scudetto?

«Io credo che la Juve lotterà per vincere il campionato. Se dovessi fare una graduatoria in questo momento direi che l’Inter è un gradino sopra a tutti. Il Milan è vero che è campione d’Italia, ma rispetto all’anno scorso qualcosa concederà. Ha avuto un filone sicuramente vincente anche grazie al fatto che le altre concorrenti hanno buttato via da sole le loro occasioni. Mi aspetto un campionato ancora più equilibrato in cui anche la Juventus potrà dire la sua».

Si ringrazia Massimiliano Maddaloni per la cortesia e la disponibilità mostrate in occasione di questa intervista

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