Maddaloni: «La Juve ha intrapreso la strada di John Elkann per essere competitiva, ma a Thiago Motta serve tempo» - ESCLUSIVA
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Maddaloni: «La Juve ha intrapreso la strada di John Elkann per essere competitiva, ma a Thiago Motta serve tempo» – ESCLUSIVA

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Maddaloni: «La Juve ha intrapreso la strada di John Elkann per essere competitiva, ma a Thiago Motta serve tempo». L’intervista – ESCLUSIVA

Dal mercato di Giuntoli ino al lavoro che dovrà fare Thiago Motta passando per i casi Koopmeiners e Chiesa, la lotta scudetto non solo. Di questo parla Massimiliano Maddaloni, ex vice di allenatore di Ferrara alla Juve, in questa intervista esclusiva a Juventusnews24

Che giudizio dà al mercato della Juve finora?

«Credo che la Juve abbia intrapreso una strada di cui ha parlato lo stesso John Elkann quando ha detto che la Juve deve essere una squadra competitiva. Lo sta dimostrando facendo un mercato giusto. Ha cercato di comprare giocatori giovani o abbastanza giovani con costi e ingaggi adeguati alla situazione economica della società. Nel contempo ha venduto giocatori che, per età e ingaggio, influivano sul discorso economico. La strada è bilaterale per mantenere un certo tipo di equilibrio tecnico e tattico rispetto al valore dei giocatori e allo stesso tempo abbassare notevolmente il monte ingaggi».

Da chi si aspetta di più tra Di Gregorio, Cabal, Douglas Luiz e Thuram?

«Sono tutti buoni giocatori, giocatori da Juventus. Sicuramente dovranno essere esaltati dalla mentalità di Thiago Motta. Lo stesso Bologna l’anno scorso aveva buoni giocatori che si sono esaltati al massimo nel contesto globale di squadra. Spero che sia questa la strada della Juve. Il mercato della Juve, comunque, non è finito. La possibilità di comprare Koopmeiners e Nico Gonzalez, ottimi giocatori, sarebbe la ciliegina sulla torta sul mercato che fino adesso è stato intelligente per qualità tecniche e condizioni economiche».

Ma Koopmeiners, secondo Maddaloni, è il giocatore in grado di far fare il salto di qualità? E vale i 60 milioni richiesti dall’Atalanta?

«Sotto l’aspetto tattico Koopmeiners è il centrocampista box to box che tutte le squadre cercano. Può giocare a due in mezzo al campo, a tre, da mezzapunta. E’ un centrocampista veramente completo perché ha capacità di costruzione, rifinitura e soprattutto di conclusione. Secondo me Koopmeiners in questo momento è un giocatore che vale quello che chiede l’Atalanta, anche se il mercato è sempre un po’ esagerato… L’Atalanta ovviamente sta cercando di ottenere il massimo, mentre la Juventus di rimanere su certe cifre. Credo che alla fine, anche per la volontà del giocatore, questo affare si farà»

Che opinione ha sul caso scoppiato dopo le parole di Gasperini? Fa bene la società Atalanta a non prenderla bene? O è giusto che un giocatore decida di non allenarsi per cambiare squadra?

«Adesso il calcio è diventato più difficile rispetto a prima. Giocatori e agenti tendono ad aumentare prezzi e situazioni. Koopmeiners sa che una società importante come la Juventus lo vuole. L’Atalanta è una buona società, ma per blasone e forza i bianconeri sono appetibili per il giocatore. Lui ha visto questa possibilità di fare un miglioramento per la sua carriera e la voglia sfruttare. Sarà fondamentale che l’entourage di Koopmeiners gestisca bene le situazioni con Atalanta e Juve».

Galeno e Nico Gonzalez sono i giocatori giusti per Thiago Motta per Maddaloni?

«Io avrei tenuto Soulé dal punto di vista tecnico. Credo che il suo sacrificio sia legato alla plusvalenza e quindi legato ad un discorso economico. I due giocatori che Thiago Motta ha chiesto sono diversi tra loro. Nico Gonzalez gioca già in Italia e garantisce più gol di Galeno. Non dimentichiamo che la Juve ha venduto Kean alla Fiorentina e potrebbe essere inserito in questo contesto».

Caso Chiesa. Vorrebbe che si ricucisse lo strappo tra Juve e società? O pensa che l’attaccante avrebbe dovuto accettare il rinnovo a cifre più basse?

«Con esattezza non si può capire realmente il motivo di questa spaccatura. Si può dire che la Juve ha dimostrato in questo mercato di avere una linea forte societaria. Una linea in cui fino a un certo punto economico tutti erano importanti, ma nessuno indispensabile. L’ha dimostrato con Rabiot e altri giocatori che potevano essere riconfermati ma andavano oltre dal punto di vista economico e di budget degli ingaggi dei giocatori. Al di là di tutto credo che la Juve stia mantenendo questo tipo di atteggiamento. Un atteggiamento da società importante e seria. Il calcio, alla fine, è l’insieme di due componenti: tecnica ed economica. La Juve sta cercando di equilibrare, dopo tanto tempo, una situazione che aveva creato dei problemi».

Che opinione si è fatto della Juve vista nelle prime amichevoli? Cosa darà Thiago Motta alla squadra?

«In questo momento è fondamentale la pazienza e l’idea del tifoso. Thiago Motta ha bisogno di tempo per cercare di amalgamare la squadra e portare la sua mentalità. E’ stata fatta una rivoluzione tecnica in campo rispetto all’anno scorso. Mi rifaccio alle parole di John Elkann: la Juve deve ritornare ad essere competitiva. Vuole dire iniziare una strada, intraprenderla. Ci potrebbero essere delle difficoltà e c’è bisogno dell’intelligenza del tifoso juventino che, nel dna, è un vincente e giustamente vuole vincere subito.  Ma in questo momento l’obiettivo principale è creare i presupposti per. Vuol dire dare il tempo a questa società che ha fatto un cambiamento importante e all’allenatore per poter amalgamare questa rivoluzione. Per come sono stati fatti gli acquisti e per come si sta comportando la Juve credo che questa strada riporterà il club ad essere forte, competitiva e cercare di vincere i campionati».

Secondo Maddaloni la Juve è già pronta per lottare per lo scudetto? O l’Inter è davanti?

«L’Inter ha il vantaggio di avere una squadra già amalgamata che lavora da qualche anno insieme. Questo è un valore che la Juve non ha in questo momento. Sotto l’aspetto tecnico sono stati fatti acquisti importanti, ma la Juve ha bisogno di tempo per cercare di trovare la strada che la porterà ad essere competitiva con l’Inter e le altre che, forse, sono più avanti».

Chi potrebbe essere la squadra rivelazione del campionato?

«A me non sta dispiacendo il Milan. In questo precampionato, contro squadre importanti, ha dimostrato di essere sulla squadra giusta. Mi piace come ha lavorato la Roma sul mercato. Conte al Napoli dimostrerà sicuramente di essere un allenatore efficiente per un motivo semplice: peggio dell’anno scorso il Napoli non potrà fare e ritroverà giocatori che l’anno scorso sono stati inesistenti come Kvaratskhelia e Di Lorenzo. Credo che l’anno prossimo sarà un campionato molto più livellato. Ci saranno 6-7 squadre che secondo me potranno infastidire l’Inter che, in questo momento, è un pelo avanti rispetto a tutte le altre».

Ultima domanda. Quale sarà, invece, la sorpresa della Juve di Thiago Motta?

«Da quel che sento e da come ne ha parlato Thiago Motta la sorpresa potrebbe essere Savona. Ha sempre avuto grosse qualità e una prospettiva eccellente. Ha trovato l’allenatore giusto per la sua attitudine a saper giocare un calcio posizionale. Savona può essere il nome nuovo di questa Juve che forse nessuno si aspetta».

Si ringrazia Massimiliano Maddaloni per la cortesia e la disponibilità mostrate in occasione di questa intervista

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