Magnanelli: «Sconfitta che ci fa aprire gli occhi. Non sono stato bravo a trasmettere alla squadra che sarebbe stato complicato» – VIDEO

Magnanelli ha commentato la sconfitta casalinga della Juve Primavera contro la Sampdoria: le parole del tecnico – VIDEO

(Inviato all’Ale&Ricky di Vinovo) – La Juve Primavera cade a Vinovo contro la Sampdoria. Ecco le dichiarazioni di Magnanelli nel post partita.

COS’È MANCATO – «Tanto, nel senso che sapevo che sarebbe stata una partita complicata e probabilmente non sono stato così bravo a farlo capire alla mia squadra. Ovviamente me ne assumo le responsabilità di questa sconfitta, perché conosco determinati tipi di partite, conosco determinati momenti e ripeto, probabilmente non sono stato così bravo, così incisivo nel far capire quali difficoltà potevano esserci. Purtroppo abbiamo subito una brutta sconfitta contro una squadra che ha ampiamente meritato, anzi probabilmente il passivo è anche poco per certe cose, tolte le tre o quattro occasioni che abbiamo avuto nel finale. Però hanno meritato sul campo e quindi complimenti a loro, noi non siamo stati così bravi oggi».

MOMENTO – «Venivamo da un ottimo periodo, però credo che c’erano state delle avvisaglie. Avevamo, secondo me, pareggiato partite dove probabilmente non meritavano. Perché per certe cose in questo ultimo periodo stiamo subendo tanto e prima o poi sarebbe dovuta arrivare quella volta che subisci e ti fanno gol. Quindi credo che una sconfitta possa in qualche modo farci aprire gli occhi, perché il nostro campionato è questo. I ragazzi sono stati bravissimi, hanno tantissimi meriti per gli risultati ottenuti, però noi non possiamo ottenere determinati risultati senza passare attraverso il gioco, attraverso determinate cose. E oggi, nell’ultimo periodo, non l’abbiamo avuta. Ripeto, secondo me ci è andata anche bene le ultime tre o quattro partite. Oggi paghiamo dazio, ma era un po’ così. Bisogna cercare di migliorare, di invertire un po’ questo periodo. Adesso abbiamo la partita di sabato per poter cercare di tornare alla vittoria».

SCELTE DI FORMAZIONE – «Sì, io credo che non sia onestamente tanto un aspetto tecnico-tattico. Sia un aspetto un po’ di approccio alla partita, di volontà, quando arrivi sempre secondo sulle seconde palle, quando sbagli tantissimo tecnicamente hai, tra virgolette, paura di giocare. Così tutto il resto viene un po’ meno, al di là dei moduli e situazioni che, ripeto, incidono sì, ma vengono dopo tutto il resto. Ho provato a mettere le due punte nel finale e sicuramente qualcosa di buono c’è stato, però ovviamente rifarei determinate scelte perché ci abbiamo pensato. Se manca tutto il resto si fa fatica».