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Magrin: «L’Atalanta ha un vantaggio importante. Ma questa Juve è già da Scudetto» – ESCLUSIVA
Marino Magrin, doppio ex di Atalanta e Juve, ha così parlato in vista del big match in programma oggi pomeriggio
Juve di scena oggi in casa dell’Atalanta per il match valido per la settima giornata di questo campionato. Una sfida che, tra i tanti doppi ex, vede come protagonista anche Marino Magrin, che ha così parlato in esclusiva a Juventusnews24.
Cosa bisogna aspettarsi da Atalanta-Juve?
«Atalanta-Juve anni fa era una partita, anche ai tempi miei, dove per i bergamaschi portare a casa un pari era un risultato bellissimo. Ma ora è una gara plasmata in un modo importante, ormai quella allenata da Gasperini è una big ed entrambe vorranno vincere. Mi aspetto una bella partita, sono entrambe lì che lottano per i vertici. L’Atalanta ha il vantaggio di giocare in casa, con Gasperini che sa penetrare una mentalità vincente anche nei nuovi giocatori».
Chi può essere l’uomo decisivo?
«Dalla parte Juve, per me, ci sono tre giocatori importanti a cui stare sempre attenti. L’anno scorso l’Atalanta ha perso col gol di Vlahovic che però non ci sarà, quindi è uno in meno. In ogni caso sono contento sia rimasto alla Juve. Però ti faccio i nomi di Locatelli, un giocatore che a me piace, e il solito Chiesa. L’Atalanta ha un’altra filosofia di gioco che può far male chiunque. Da Lookman a De Ketelaere… Per loro bisogna avere un occhio di riguardo».
E’ già una Juve da Scudetto?
«Per me le pretendenti sono Juve e Inter. Metto la Juve sopra Milan e Napoli. Non dimentichiamo cosa è successo lo scorso anno, senza quel -10 Allegri si era preso anche la Champions sul campo. La Juventus ha cambiato, ma il manico col suo allenatore è sempre molto importante e deve lottare fino all’ultima partita».
Che obiettivi può avere invece la squadra di Gasperini?
«L’Atalanta non è più una squadra di provincia, prmai la conoscono tutti in Europa per le sue abilità nelle due fasi, ha giocatori molto tecnici che non fanno la differenza sul dinamismo p sulla grinta, ma sotto l’aspetto dell’agonismo. E’ una big a tutti gli effetti, sempre solida e offensiva. Può lottare per traguardi importanti».
Le piace il nuovo modo di giocare della Juve? Nelle prime partite si è vista, anche se per ora solo a tratti, una squadra più propositiva.
«A me piace, ma noi italiani siamo sempre bravi a elencare le cose quando non vanno bene. Può succedere però che giocatori importanti commettono degli errori. Si è visto col Sassuolo, con Szczesny e Gatti, ma sono convinto che la Juventus abbia tutte le abilità per lottare per grandi traguardi., E poi ha una solidità importante».
Che idea si è fatto sul caso Pogba?
«Mi dispiace perchè sono passato anche io alla Juve e so cosa significa avere a che fare con quelle pressioni. Sotto l’aspetto fisico ha cercato di rientrare dopo tanti infortuni, è tornato, è stato ancora fuori. Non ha potuto così mostrare tutto il suo valore e questo mi dispiace proprio. Su quello che è successo all’esterno non mi permetto di esprimermi, ci sono gli addetti ai lavori che sapranno cosa fare».
Le piace invece questo nuovo McKennie? Ultimamente è sempre tra i migliori.
«E’ bravissimo. Ha una possibilità in più da dare ad Allegri, questi sono giocatori importanti. Poi parlo per la rosa, la Juve ha 16 giocatori che secondo me sono fondamentali. Anche l’Atalanta ha calciatori di un certo peso e secondo me la sfida la si decide a centrocampo».
Come vedrebbe Koopmeiners alla Juve?
«Siamo contenti sia rimasto nell’Atalanta, ma penso che giocatori come lui hanno facilità di inserimento in qualsiasi contesto. Ha fatto vedere tutte le sue qualità, però teniamolo all’Atalanta, anche quest’anno ha la possibilità di fare bene».
La convince questo nuovo ruolo per Chiesa?
«Ha lavorato bene in estate, dimostrando di essere sempre un attaccante con facilità di dribbling, che coordina la zona offensiva e dove lo metti fa bene. E’ un cursore, corre molto, ma dovrà migliorare in fase difensiva. Diciamo poi che i giocatori che ha la Juve davanti sono tutti molto importanti».
Lei che è doppio ex di questa sfida, ci racconta il suo passaggio dall’Atalanta alla Juve?
«Quando sono arrivato io la Juventus era appagata dei successi che aveva ottenuto pochi anni prima. Io dico solo grazie alla Juventus, in quel momento lì Boniperti ha creduto in me, ma erano già diversi anni che mi seguiva. Ero felice, ho provato in tutti i modi ad onorare la maglia bianconera e mi rammarica che quando ero capocannoniere, dopo il girone d’andata, ho avuto un infortunio che mi ha tenuto fuori sei mesi. Mi dispiace perchè potevo fare anche meglio a fine anno».
Si ringrazia Marino Magrin per la disponibilità e la cortesia dimostrate nel corso di questa intervista