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Malesani: «Allegri ha un compito arduo. CR7? Con lui si gioca in 12»

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Malesani: «Allegri ha un compito arduo. CR7? Con lui si gioca in 12». Il tecnico presenta la prossima Serie A

Alberto Malesani ha parlato a La Gazzetta dello Sport presentando il prossimo campionato di Serie A.

MOURINHO IN SERIE A – «Dopo un anno di stadi vuoti, di appiattimento, una stagione in cui si è cercato di fare almeno il minimo per la pandemia e tutto il resto, beh, adesso c’è una sorta di Rinascimento. Mou porta freschezza di immagine e comunicazione, ed è bravo come tattico, non soltanto come motivatore. Il suo ritorno lo trovo molto interessante. Molto».

ADDIO CONTE – «Sorpreso? No. Me l’aspettavo. Per come si era messa la situazione durante l’anno, per certe sue esternazioni, beh, pensavo succedesse proprio questo. Che lui se ne sarebbe andato. È stato in linea coi propri principi e dopo aver fatto un lavoro straordinario con l’Inter. Appena capisce che la società non riesce a seguirlo lui prende e va. Simone Inzaghi? Ha un compito tosto: deve confermare in alto l’Inter, la squadra più forte che si giocherà il campionato con la Juve. Il Milan? Mai smettere di migliorarsi…».

ALLEGRI – «Allegri dovrà giocare la partita più difficile di tutti: far tornare la Juventus a primeggiare in Italia. Poi è chiaro che la ricerca della Champions va avanti da molti anni, ma la Juve è quella che più spende in Italia e non all’estero, quindi all’estero fatica a vincere: molto semplice. Allegri ha il compito più arduo ma stimolante: far recuperare la mentalità dominante alla Juventus».

MEGLIO CON O SENZA RONALDO – «Con, assolutamente. Sono perché lui rimanga: si possono dire tante cose, ma non che non sia un grandissimo professionista. E questo conta. Qualcuno dice che a calcio bisogna giocare in undici. Perché: Ronaldo non sa giocare in undici? Anzi: con lui la Juve gioca in dodici…».

SARRI – «Un grande e va in un ambiente nel quale può ritrovare il terreno giusto per esprimere il proprio calcio. Lui e la Lazio possono fare belle cose».

BUFFON AL PARMA – «A Parma sono legato, e questa di Buffon è una bella favola in cui lui chiude un cerchio. È il Siddharta di Parma: torna da dove è partito. Ed è romantico».

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