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Mancini sicuro: «Inter-Juve decisiva solo per i bianconeri, perdere altri punti…»

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Roberto Mancini, commissario tecnico della Nazionale, dice la sua sulla sfida tra Inter e Juventus. Ecco le parole del ct

Roberto Mancini, intervistato da La Gazzetta dello Sport, dice la sua sulla super sfida tra Inter e Juventus.

INTER-JUVE – «Sfida tra le favorite? Sì, l’Inter è cresciuta negli anni, ha giocatori forti ed è pronta per vincere. La Juve ha ancora la rosa più competitiva e l’esperienza di 9 scudetti. Per la Juve è quasi decisiva. Non può perdere altri punti, con 3 squadre davanti. Anche se ha una partita in meno. Se all’Inter manca qualità nel gioco? No, l’Inter è forte e ha tanti giocatori di qualità». 

PIRLO – «Mi piace il gioco offensivo che cerca Andrea. Ha avuto qualche problema di continuità, ma è logico: ha cambiato tanto. Gli serve tempo. Precisiamo. Inter e Juve sono le più attrezzate, restano le favorite, ma non significa che vinca di sicuro una delle due. Il Milan, per esempio, può anche arrivare in fondo. Ormai bisogna prenderne atto. Non mi aspettavo che facesse così bene. Non si vince così tanto per caso».

LUKAKU O CR7 – «Li prendo tutti e due… Cristiano segna sempre da una vita. A questo punto della carriera, potrebbe anche rallentare, invece dà sempre il massimo, in allenamento e in partita. È uno splendido esempio di professionalità per i ragazzi. Romelu è un altro grande esempio, per la generosità. Lukaku riempie il gioco dell’Inter. Quando non c’è, l’Inter è un’altra cosa».

BARELLA E BONUCCI – «Barella, povero, è dall’inizio della stagione che corre… Ci sta qualche calo. Il discorso vale anche per Bonucci gioca ogni tre giorni. Leo è troppo importante per noi».

CHIELLINI – «Quel che conta è che torni a giocare e stia bene. Lo aspetterò fino all’ultimo. Nel momento in cui può scendere in campo, sai già che ti darà tanto. Non va collaudato. Per noi Chiellini è fondamentale, anche come riferimento in spogliatoio per una squadra giovane».

CHIESA – «In un grande club devi dare sempre il massimo, non puoi concederti pause che ti perdonano altrove. Un pareggio non basta. Giochi match internazionali. Tutto questo ti fa crescere tanto. E’ successo anche a Bastoni, per esempio. Ma Chiesa ha ancora margini di miglioramento amplissimi. Tipo? Segnare molto e correggere atteggiamenti e reazioni. Da che calcio è calcio, i più bravi hanno sempre preso pedate».

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