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Mancini: «I giocatori dovranno ritrovare la forma, ci vorranno settimane»

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Roberto Mancini, ct della Nazionale, parla dell’isolamento, dello stop del campionato e della ripresa. Le parole del tecnico

Il ct della Nazionale Roberto Mancini parla a Radio 1 del periodo di isolamento e dello stop del campionato. Le parole del ct.

ISOLAMENTO «Sono a casa, a Roma, ormai da tanti giorni. Siamo in tre in casa ed è difficilissimo per uno come me. Faccio un po’ di moto la mattina, in terrazza, con cyclette e tapis roulant. Ma da dopo pranzo fino alla sera è durissima. Nel pomeriggio leggo un po’, ora sto leggendo un libro di un ciclista dedicato al Cammino di Santiago, che prima o poi vorrei fare, quindi mi informo. Poi vedo qualche partita per lavoro, per passare il tempo. Calcio in casa? Come si fa a giocare senza rompere nulla? Ma quando si gioca a casa bisogna rompere qualcosa, altrimenti non è vero calcio in casa!».

RIPRESA DEL CAMPIONATO«Mi fa effetto vedere quello che sta succedendo, è terribile, il calcio viene in secondo piano in un momento del genere. Dispiace non poter giocare ma ora è prioritario risolvere questa situazione, poi ci si penserà, è peggio vedere la gente morire. È chiaro che giocatori prima di riprendere a giocare dovranno ritrovare un po’ la forma. Quanto ci vuole? Credo un paio di settimane o dieci giorni».

TAGLIO STIPENDI «Non lo so. Qui bisogna vedere, il calcio si è fermato come tutti gli sport. A meno che non si possa ricominciare nei prossimi 6 mesi il discorso è diverso. Altrimenti i giocatori anziché smettere a maggio lo faranno a luglio recuperando dopo. La speranza è che questo virus scompaia in fretta, poi ci vorrà un po’ di tempo. Non ho idea, forse dopo si giocherà a porte chiuse. È difficile fare previsioni».

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