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Mandzukic e Bernardeschi non bastano. Ci pensa Kean
Senza Ronaldo è un’altra Juve, ma con Mandzukic e Bernardeschi in attacco la Juve prova ugualmente a non avere alibi. E Dybala si fa male nel corso del riscaldamento pre-partita. Aspettando Kean entrato al 70°
Trenta minuti col Portogallo per vedere sfilacciare l’acciaio dei muscoli di Ronaldo, un riscaldamento pre-partita con l’Empoli, a tutto gas, per fermare invece la furia di Dybala. E così Allegri che puntava, a parole e coi fatti, nel caricare la sella sul cavallo di razza rimasto troppo spesso fermo in scuderia, si è dovuto adeguare.
Meno di una settimana per somatizzare l’assenza di Ronaldo, meno di mezz’ora per rimescolare le carte prima di scendere in campo con l’Empoli. Peccato che Dybala era stata la mossa studiata, neppure con sottili ragionamenti, per sostituire proprio CR7. Riflessioni semplificate anche per le assenze ormai “eterne” di Douglas Costa e Cuadrado.
E visti i 50 punti di differenza in classifica tra Juve e Empoli, la partita sembrava comunque gestibile senza affanni. Cosa che invece il primo tempo ha totalmente smentito se non per un colpo di testa schiacciato da Mandzukic nel cono di presa, a pugni bassi, del portiere avversario. Un piccolo sospiro in mezzo ad almeno due occasioni-gol dei toscani.
La fame da salvezza ha prevalso su quella per chiudere un campionato già (quasi) vinto. Ma anche su un approccio mentale molto discutibile che ha viziato quasi sempre le finali Champions della squadra. Insomma quasi un vizio capitale.
La sconfitta col Genoa non ha insegnato nulla, le Nazionali hanno illuso e lo stato di salute e mentale è sotto gli occhi di tutti. Nessun allarme, ma qualcosa bisognerà pur fare. Di più certamente nella ripresa anche solo per “rimbalzare” al mittente i fischi di fine primo tempo. Non proprio ingiustificati.
Minuto 70. Entra Kean. Basterà in una giornata opaca per vincere? Basta e avanza. Due minuti appena e la Juve passa in vantaggio proprio col suo gioiellino. E questo è un #fiuu pesantissimo.