Marchionni: «La Juve deve lottare SEMPRE per lo Scudetto»
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Marchionni: «La Juve deve lottare SEMPRE per lo Scudetto. LORO DUE potranno essere gli uomini DECISIVI» – ESCLUSIVA

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Marco Marchionni, ex centrocampista bianconero, ha così commentato la situazione della squadra di Thiago Motta in esclusiva a Juventusnews24

Stop al campionato per lasciare spazio alle Nazionali. Dopo le prime tre giornate, la squadra di Thiago Motta è al primo posto in classifica in compagnia di Inter e Torino a quota sette punti, arrivati dopo due vittorie e un pareggio. Di questa situazione, e non solo, ha parlato in esclusiva a Juventusnews24 l’ex centrocampista della Juve Marco Marchionni.

Che idea ti sei fatto della nuova Juve dopo queste prime partite di campionato?

«Se guardiamo i risultati sta facendo benissimo, si vede anche qualcosa di diverso rispetto agli ultimi anni nel tipo di gioco. Si intravede una identità di squadra e ci sono tutti i presupposti per fare un ottimo lavoro. Poi quando giochi e alleni la Juve si sa che devi avere continuità per giocartela a certi livelli».

Mercato con tanti volti nuovi e acquisti importanti: chi di questi ti incuriosisce di più?

«La Juve ha fatto un mercato mirato, dove è andata dietro richieste dell’allenatore. Secondo me a fare differenza saranno gli esterni. Ora ha preso Nico Gonzalez e Conceicao che sono giocatori che possono cambiare la partita in qualsiasi momento».

Rimanendo in tema esterni ti aspettavi quanto successo con Chiesa?

«Se ne parlava tanto, se hanno cambiato è perchè sia il giocatore che la società volevano cambiare, avere qualcosa di diverso. Noi sappiamo quanto può essere forte Fede e quanto possa fare la differenza, ma se alla Juve hanno deciso così è per il bene di entrambi».

Vlahovic sarà l’uomo decisivo di questa stagione?

«Se lo augurano tutti, ci sono tante aspettative su di lui. E’ normale che quando giochi per la Juve le aspettative sono maggiori, ma come ho detto prima per me saranno gli esterni che faranno la differenza e dovranno mettere Vlahovic e gli altri attaccanti nelle condizioni di poter fare gol».

Qual è quindi l’obiettivo stagionale della squadra di Motta?

«La Juve deve lottare per lo Scudetto ogni anno, poi se non si riesce si fanno bilanci alla fine e si capisce il motivo. Ma con Inter e Milan sono squadre chiamate a vincere, hanno avuto sempre rose importanti e grandi ambizioni».

Come vedi la lotta Scudetto? L’Inter parte favorita rispetto alle rivali?

«L’Inter parte avanti a tutti perchè ha creato qualcosa di importante e ha cambiato poco, come faceva la Juve negli anni precedenti, che cambiava e metteva giocatori importanti per rivincere la stagione dopo. I nerazzurri hanno un allenatore vincente e una società abituata a vincere, poi è normale che la Juve debba giocarsela».

Ti convince il nuovo format Champions? Che percorso può fare la Juve?

«Come tutti i cambiamenti all’inizio magari ti fanno pensare in modo diverso. Credo che sia una formula che avvantaggia anche le piccole squadre, perchè giocando tante partite puoi essere la sorpresa. Prima nel girone non si poteva sbagliare che altrimenti eri subito fuori, mentre con questo format c’è modo per tutti di arrivare in fondo, magari anche con più facilità».

Quanto è importante il progetto Next Gen visti i tanti giovani lanciati fin qui? Yildiz merita la numero 10?

«Yildiz è un nazionale turco, un giocatore importante e non mi stupisce che abbia preso la 10, poi se lo può permettere. Più che altro era ora che facessero le seconde squadre, negli altri Paesi ci sono da tanto tirano fuori calciatori importanti. I giovani giocano con i più esperti e capiscono meglio certe dinamiche. Sappiamo poi che Thiago ne sta lanciando tanti e forti, ma loro devono essere tranquilli ed equilibrati per arrivare alla fine. Dipende tutto da loro e da come andrà la Juve nel resto della stagione».

Il tuo pensiero sulla vittoria dell’Italia contro la Francia? Come si riparte dopo il flop dell’ultimo Europeo?

«Si riparte dalla gara di ieri, dove si è vista la consapevolezza che col lavoro e la fiducia si può ripartire e fare le cose fatte bene. Poi è normale che solo una partita non basta, ma ieri l’Italia ha dimostrato di potersela giocare. Poi, come per la Juve, serviranno costanza e quella voglia e capacità di dimostrare sempre di più. I giocatori giocano per la Nazione e devono essere sempre all’altezza».

Si ringrazia Marco Marchionni per la cortesia e la disponibilità dimostrate nel corso di questa intervista

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