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Marchisio: «Ecco cosa farò appena finito il lockdown»

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Claudio Marchisio si racconta e parla a ruota libera della sua carriera, del particolare momento e dell’allenamento in lockdown

Claudio Marchisio è intervenuto in diretta Instagram con il profilo di Barilla, noto marchio di pasta. L’ex centrocampista della Juventus si è raccontato a 360°.

ALIMENTAZIONE«Per noi era importante mangiare la pasta appena finita la partita perchè ti permette di recuperare subito le energie. Ma non è tanto semplice, perchè dopo un grosso sforzo si chiude lo stomaco».

SPORT«Mi manca tanto correre fuori, tra un po’ ci dovremmo essere. Mi manca tantissimo anche il nuoto, io amo l’acqua e il fatto di andare verso l’estate mi fa sentire ancora di più questa mancanza. In casa, vario gli allenamenti, passo dal tapis roulant alla bike».

ESORDIO «Io ho esordito in A con l’Empoli non con la Juventus. Sono stato in panchina nel 2006 con Capello, in Cagliari-Juventus. Ho esordito in Empoli-Fiorentina. Una sensazione stupenda, il massimo. A 23 anni ero a fare il mio primo Mondiale, abbiamo bruciato le tappe».

TALENTI «Esiste da sempre nel mondo del calcio questa paura di bruciare i talenti. Ad un certo punto però bisogna rischiare per arrivare ad un certo obiettivo. Se caratterialmente sei pronto a sbocciare, più di altri, è giusto fare il passo decisivo».

ANEDDOTO – «Da bambino uno dei primi test che ti facevano era la radiografia al polso per vedere quanto saresti diventato alto e mi dissero un metro e ottanta. Avevo paura di non arrivarci e avevo letto che Dino Zoff mangiava tante uova perchè facevano diventare più alto; così io iniziai a mangiarne tantissime perchè volevo diventare anche più alto di un metro e ottanta».

LOCKDOWN «La prima cosa che farò sarà andare a trovare i miei genitori. L’ultima volta che li avevo visti ci si abbracciava, è tanto che non li vedo ed ho proprio voglia. Questi affetti sono la cosa più importante».

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