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Marchisio: «Sarebbe una cosa positiva se ripartisse il calcio»
Claudio Marchisio si racconta: ecco le parole dell’ex centrocampista bianconero sul suo passato in campo e fuori
Claudio Marchisio si racconta: ecco le parole dell’ex centrocampista bianconero sul suo momento attuale, in diretta Instagram organizzata da Iren.
SPOGLIATOIO – «Mi manca tanto lo spogliatoio, perchè lì vivi quotidianamente il tuo lavoro. Mentre la partita è l’espressione del sogno di quando eri bambino. Anche il ritito estivo è importantissimo: stai tutti i giorni a correre come un matto, lontano dalla famiglia. Poi si cerca di amalgamare al meglio i nuovi».
SIMONE PEPE – «Tutti i giorni lui aveva un’energia che gli è rimasta sempre. Lui tirava fuori un sorriso anche un momento difficile. A volte si prendeva anche dei vaffa nei momenti difficili».
CUADRADO – «I sudamericani sono propensi ad ascoltare tanta musica, hanno una concezione diversa dalla nostra. Lo spogliatoio è anche questo, condividere culture diverse di compagni stranieri e prenderne parte».
EREDE – «Su tutti, mi rivedo in Castrovilli, Barella e Pellegrini. Io ero un giocatore che potevo fare più ruoli, alcune volte mi mettevano in certe posizioni ma calavano le mie prestazioni. Essere duttile è un po’ croce e delizia».
COMPAGNO PIU’ FORTE – «Aver vissuto tanti anni con Buffon, ti parlo di uno dei più forti della storia. Carlos Tevez fisicamente non era super in forma, ma era un animale e faceva reparto da solo. Pavel Nedved: l’unica volta che l’ho visto sul lettino è nell’anno in cui ha smesso».
CALCIO – «Oggi sono uscite notizie sulle date di possibile ripresa degli allenamenti. E’ un bene: se parte quello, partiranno tante altre cose, tanti altri settori. Non solo per gli atleti, ma per tutti».
ALLENARE – «Se mi piacerebbe? Se è la Juve sì, ma il calciatore non deve fossilizzarsi sul mondo del calcio. Non tutti però possono fare l’allenatore».