News
Marchisio si racconta: «Cresciuto col mito di Holly e Benji. Sogno la Champions»
Il centrocampista bianconero ha raccontato alcuni aneddoti relativi alla sua infanzia e alle sue primissime esperienze juventine. Claudio Marchisio riavvolge il nastro della propria carriera rispondendo agli Junior Member
Un tuffo nel passato più recondito di Claudio Marchisio. Il Principino diventa Piccolo Principe e, rispondendo alle domande dei più piccoli, gli Junior Member, racconta i suoi sogni e le sue passioni, attuali e di quando era bambino. Tra idoli, intime confessioni e personali ricordi ecco le emozionanti dichiarazioni di Claudio. Ecco le sue parole.
PARTITA DELLA VITA – «La più particolare è stata Juve-Napoli in Serie B, il mio primo vero grande match in prima squadra. Ma ce ne sono tante cui sono molto legato».
MARCHISIO RACCATTAPALLE – «L’ho fatto tante volte al Delle Alpi. Sono ricordi bellissimi, vedere i calciatori così da vicino è qualcosa di speciale. Tuttora mi rivedo negli occhi dei bambini che fanno i raccattapalle a bordocampo. Spero che possano avere la stessa fortuna che ho avuto io».
HOLLY E BENJI – «Era il mio cartone preferito. Aspettavo i gol per puntate intere. A volte ne servivano tre o quattro per vederli segnare. Il mio preferito è Holly».
I SOGNI – «Il mio sogno più grande era quello di giocare con la Juventus: l’ho realizzato. Ora sogno la Champions League. Sotto un punto di vista più intimo sogno di vedere la mia famiglia sempre felice. Seguire mio figlio in campo è emozionante, non gli dò consigli perché ha un allenatore ed è giusto che sia lui a dirglieli. Io lo coccolo da papà e sono contento di vederlo giocare e divertirsi».
IL NUMERO 8 – «Ho scelto il numero 8 quando Nedved si è ritirato. Amauri prese la 11 e Pessotto me lo propose. Ero davvero felice».
DEL PIERO – «Da piccolo il mio idolo era Del Piero, dopo ho avuto la grande fortuna di giocare e vincere insieme a lui».
L’AMICO CHE NON C’E PIU’ – «Quando ho bisogno di trovare la carica giusta per la partita, mi confido con il mio amico Davide. Purtroppo non c’è più, ma riesce sempre a rispondermi».