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Marchisio, retroscena di spogliatoio: «Cosa successe dopo Sassuolo nel 2015»
Claudio Marchisio, ex centrocampista della Juve, ha rilasciato un’intervista, toccando diversi temi in casa bianconera
L’ex centrocampista della Juve, Claudio Marchisio, è stato intervistato da Tuttosport. Le sue parole.
PIRLO – «È complicato perché il tempo stringe e nel calcio, alla Juventus in particolare, tutti vogliono i risultati subito. E gennaio sarà un mese decisivo perché se la squadra infila il filotto giusto di vittorie, allora rientra in modo netto nella lotta Scudetto, altrimenti rischia di esserne tagliata fuori. Io continuo a pensare che la Juventus possa vincere, ma i rischi sono tanti. D’altra parte è stata una scelta coraggiosa quella di cambiare allenatore proprio in questa stagione».
LLORENTE – «Beh, se lo chiede a me… Certo che lo prenderei, è un amico e un grande giocatore. Però attenti: la Juventus deve recuperare Dybala e dare continuità alla buona stagione di Morata».
DYBALA – «C’è un accumulo di ansie, pensieri negativi, pressioni che finiscono per appesantire le gambe. Lo vedete che non sono leggere come prima, no? Che Paulo non ha la serenità che servirebbe a un campione? Però so che è consapevole che deve ripartire da zero e sono sicuro che saprà uscirne alla grande».
MORATA – «È incredibile la maturità con la quale si è ripresentato e non solo per i gol, ma per la qualità e lo spessore delle sue prestazioni».
EVRA NELLO SPOGLIATOIO POST SASSUOLO 2015 – «(ride). Io non lo so perché ero infortunato, quindi non c’ero ma posso immaginare: Patrice era un campione di spessore umano superiore. Era arrivato con tutto il bagaglio di esperienza dello United e si era messo a disposizione. Quella Juventus aveva un grande carattere: per avvicinarsi a quella mentalità, la Juventus dovrebbe infilare una serie di successi».
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