Marchisio: «Serie A? In qualche modo bisognerà ripartire per forza»
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Marchisio: «Serie A? In qualche modo bisognerà ripartire per forza»

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L’ex centrocampista della Juventus, Claudio Marchisio, parla della ripresa della Serie A e dei temi di casa Juve: ecco le sue parole

Claudio Marchisio, ex centrocampista della Juventus, è intervenuto ai microfoni di Radio24, nel corso della trasmissione ‘Tutti Convocati’.

PAROLE MALAGO– «Io non andrei troppo in là su queste dichiarazioni. Partiamo dalla cosa positiva. Se poi non finirà non lo so, ma noi dobbiamo partire dalla fiducia non solo nel calcio ma anche negli altri settori».

GOVERNO DEL CALCIO –  «Io credo che ci sono validi professionisti che stanno cercando di far ripartire il calcio nel modo migliore, non solo nella parte sportiva ma anche in quella della sicurezza. Il calcio è un’azienda con tanti settori dietro».

RIPARTENZA«In qualsiasi modo bisognerà ripartire per forza, altrimenti succederà qualcosa di non bello. Vedo una mancanza di fiducia perchè alcune cose sono in stand-by. Si vuol far ripartire il calcio a contagio zero, ma questo non potrà essere alla base di nessuna attività. Si è investito tanto nelle terapie intensive, ma il punto è far sì che non si arrivi in questi settori. Ho sentito che anche tante regioni stanno pensando di fare meno tamponi per favorire il turismo. Spero che questo non sia vero».

ALLENAMENTI LAZIO «L’ho letto e sicuramente ha fatto scalpore. Ritorniamo al punto di prima. Il rischio può anche starci, perchè parliamo di uno sport di contatto e prima poi si dovrà vedere come risolvere questa situazione. Bisogna però mettere in sicurezza le società. L’unica cosa certa che abbiamo è che finchè non ci sarà il vaccino non avremo certezze».

AVVERSIONE AL CALCIO«Ci soffermiamo sempre alla parte alta, al calcio che tutti amano e seguono di più. Pensiamo alle serie minori, con società che hanno piccoli imprenditori che non sanno come fare adesso. Lo Stato deve prendersi la responsabilità per tutto, non solo per il calcio. Dove un imprenditore non può arrivare, ci deve essere lo Stato a garantire la sicurezza».

POSIZIONE DEI TIFOSI«Pressioni degli ultas per fermare il calcio? Credo che queste siano dovuta anche a paura e insicurezza proprio del tifoso in prima persona, ma bisogna cercare di ripartire».

SILVIA ROMANO«Avete visto cosa è successo? Le prime parole quando è atterrata sono state: “si è convertita, ha cambiato nome e quanto abbiamo pagato”. Invece di dire guarda come è felice ed abbraccia i suoi cari, dopo anni difficili. C’è un problema di odio».

CHIELLINI BALOTELLI «La cosa più importante è stata l’ottima reazione di Mario. Giorgio lo conosco bene e lui stava raccontando varie cose della sua carriera. Io ho apprezzato la giusta reazione di Balotelli, che dà un senso di maturità da parte sua».

CHIELLINI CONTRO L’INTER – «Ora devo fare anche lo juventino. Quando capita dall’altra parte non succede niente di particolare. Anche a me è capitato una cosa del genere, quando un giornalista che non si occupava di calcio cambiò le mie parole. Io ho affermato una cosa sul Napoli perchè ci giocavamo tanti trofei contro di loro, mentre lui ha fatto capire che odiassi contro i napoletani».

VIDAL ALL’INTER – «All’Inter non mi piacerebbe. Arturo è un grande, non molla mai e andrebbe a dare un’anima più forte ancora all’Inter. Tornasse alla Juve lo vedrei bene, anche se al Barcellona sta facendo bene».

CONTE INTERISTA – «L’essere interista… ha sposato al 100% il progetto. Credo che abbiano fatto un passo in avanti importantissimo rispetto agli ultimi anni».

SARRI – «Io ho letto tante cose, che non erano contenti. L’allenatore della Juve viene giudicato a fine anno e si guardano gli obiettivi. La Juve è in corsa per tutti e tre, quindi deve continuare così».

SUPERGA«Io sono legato tantissimo a Torino come città ma anche al Torino Calcio. C’è sempre stata la voglia di batterli, perchè amo il derby. Nello stesso tempo c’è sempre grande rispetto per una squadra, una società, una tifoseria che hanno scritto una pagina della storia del calcio».

BUFFON«Ha talmente tanta energia e voglia di continuare che ci sta che vada avanti. Si è calato nel ruolo di uomo spogliatoio, è importante per lo zoccolo duro degli italiani nella Juve. Non mi sorprende il rinnovo di Buffon, giusto che recuperi questi mesi. E’ inserito in questa Juventus di adesso, non giocando sempre, essendo sempre più uomo spogliatoio. Ancora un anno con lui può aiutare tanto ancora i nuovi arrivati».

FUTURO«Ognuno di noi deve fare il proprio percorso, si può fare il dirigente ma anche cercare nuovi obiettivi nella vita. Gli ex calciatori non devono per forza essere allenatori, sono mestieri diversi. Io? Io ho già tante cose da fare. Il mio futuro nel calcio? Non per forza un calciatore deve fare l’allenatore. Io ora ho già tante cose da fare, sono molto impegnato e va bene così».

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