Hanno Detto
Marchisio: «NON ho mancato di rispetto ai tifosi, quelli VERI hanno capito. Striscioni? NON E’ NORMALE che…»
Marchisio torna a parlare degli striscioni contro di lui e delle accuse di alcuni tifosi della Juve: le parole dell’ex bianconero
Claudio Marchisio ha così parlato a La Stampa dopo gli attacchi di alcuni tifosi della Juve negli ultimi giorni per le parole sul derby di Torino.
RABBIA PER LO STRISCIONE – «Non bisogna mollare. Porto avanti e condivido battaglie in cui credo, pensando anche ai miei figli, mi sento responsabile. Non mi tocca il contenuto dello striscione ma non posso permettere che qualcuno si senta autorizzato a reagire cosi ad un’opinione».
PRETESTO PER ESSERE ATTACCATO – «Siamo in un mondo in cui bastano pochi frame per pensare di conoscere la realtà. Come succede con il var nel calcio: un colpo isolato alla caviglia ed è subito rigore ma riguardando le immagini la realtà è diversa. Mi ero preparato dovendo parlare di percentuali di tifosi, ho solo riportato ciò che avevo letto».
STRISCIONI – «Non è normale andare con uno striscione davanti ad un locale di cui non sono nemmeno unico socio. Mi lascia perplesso che nel mondo del calcio si possa fare tutto quello che passa per la testa, non generalizzo ovviamente».
LA JUVENTUS – «La mia passione bianconera risale all’infanzia: papà e mamma mi portavano allo stadio e andavo ad allenarmi con la maglia che avevo sognato. Nessuno può far leva su una dichiarazione basata su un dato per mettere in dubbio la mia fede. Non ho mancato di rispetto ai tifosi e quelli veri lo hanno capito, sono la maggioranza».
THIAGO MOTTA – «Non mi sorprende il suo percorso da allenatore, già in campo faceva valere le sue idee e consigliava i compagni. Ha fatto bene ad accettare, gli si deve dare tempo di costruire».
MESSAGGIO A CHI LO ATTACCA – «Cercherei il confronto, quello che avrei voluto dall’inizio. Da persone civili e senza vederli dietro ad uno striscione per sentirsi più forti».