Mariella Scirea a RBN: «Cristiano Ronaldo campione in campo, eccezionale fuori»

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Mariella Scirea ha rilasciato un’intervista parlando di Juventus, di Champions League e di Cristiano Ronaldo

Ai microfoni di Radio Bianconera, Mariella Scirea ha rilasciato un’intervista toccando tanti temi del mondo della Juve. Di seguito riportate le sue parole.

L’ELIMINZIONE DALLA CHAMPIONS – «La delusione rimane per la Champions, ma sono convinta che siamo più forti dell’Ajax. Se avessimo giocato da Juve, avremmo superato anche l’Ajax. Quest’anno in alcune partite abbiamo un po’ perso la retta via. Ogni anno però si può ricominciare».

L’ASSENZA DI CHIELLINI – «Sarebbe stata diversa anche perché la Juve in questo momento non ha un leader. Chiellini non solo è il capitano, ma per il suo carattere è anche un leader. Nonostante ci sia Cristiano che ha una grande volontà e capacità, avevamo bisogno di un leader vero come Chiellini. Ci mancavano poi altri giocatori che per me in 180′ avrebbero fatto il loro lavoro come Douglas Costa e Khedira».

LO SCUDETTO – «Con la Fiorentina è stata una partita ansiosa. Dicevo: ‘Vuoi vedere che neanche oggi riusciamo a vincere lo Scudetto?’. Noi partiamo con un po’ di fatica ad inizio anno, ma con il tempo che passa e quando abbiamo le idee in chiaro ci lasciamo più andare. Anche in Coppa Italia se rifacessimo quella partita 30 volte non la perderemmo».

MANDZUKIC – «Mandzukic l’anno scorso ha fatto tutte le partite, poi ha giocato il Mondiale. Dopo 15 giorni di vacanza, è rientrato alla Juve e ha sempre giocato. Quando mi dicono che bisogna venderlo perché è ‘cotto’ dico di no perché non ha avuto un momento libero».

IL RITIRO ESTIVO – «A me piacerebbe riprendere il ritiro estivo a Villar Perosa come una volta. Avevano un desiderio di ricominciare a giocare forte, con la voglia di riniziare le partite. Oggi non si smette mai di giocare. Secondo me è una condizione psicologica che bisognerebbe riprendere dal passato. Vuol dire socializzare, rendere umano il rapporto tra tifoso e squadra».

CRISTIANO RONALDO – «Il campione non si discute e non lo scopriamo noi. È riuscito a farsi scoprire piano piani ed è il massimo che ci possa essere. Come uomo è eccezionale perché è di una semplicità indescrivibile. Ti sembra un alieno per il suo fisico, che dovrebbero metterti in soggezione ma ha una timidezza mista ad educazione. Quando giocava nel Real avevo un’idea diversa. Si allena come tutti gli altri e poi va a casa a fare ancora ore e ore di allenamento. Non è nato con queste doti, ma con voglia e grande lavoro ha ottenuto tutto questo».

LA NUOVA MAGLIA – «Ormai sono anni e anni che giochiamo con maglie particolari. Dovremmo già essere abituati. È normale che queste maglie debbano essere cambiate. Ce lo impone anche un po’ il progresso».

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