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Perché Massimiliano Allegri è il miglior allenatore del mondo

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Massimiliano Allegri è il miglior allenatore del mondo: lo abbiamo messo a confronto con otto colleghi illustri. E il risultato è sempre lo stesso…

2,28 punti a partita. Non sono numeri casuali, ma dati concreti. Che permettono di toccare con mano il lavoro straordinario svolto da Massimiliano Allegri in tre anni e mezzo di Juve. Tanta roba, verrebbe da dire. Eppure c’è sempre qualcuno che lo attacca, c’è sempre qualcuno alla ricerca del pelo nell’uovo, c’è sempre qualcuno pronto a screditarlo o a ridurre il valore delle vittorie. Peccato che i trofei restino, a differenza del bel gioco, da sempre la più grande soddisfazione dei perdenti. Di Allegri ne abbiamo uno e tutti gli altri son nessuno. A pochi giorni dalla sfida contro il Tottenham in Champions League e con la Juventus ancora al secondo posto in campionato vogliamo chiarire un concetto, mettendo le mani avanti: Massimiliano Allegri è il miglior allenatore del mondo. Senza se, senza ma. Ve lo spieghiamo con un giochino molto semplice, ovvero paragonando Max ai colleghi più illustri. A quelli che, in questo momento, sono sulla cresta dell’onda.

Allegri è più bravo di Sarri perché…

Il Napoli è davanti in campionato. La capolista sta volando e lo sta facendo con merito, ma Allegri è meglio di Sarri. In questo speciale confronto facciamo valere il lato mediatico del tecnico della Juve. Dal vittimismo successivo al famoso gol di Muntari ha capito che gli alibi, nel calcio, stanno a zero. Mai più una parola fuori posto nei confronti degli arbitri. Mai un accenno di polemica. Ogni conferenza stampa viene affrontata con il sorriso. E per questo motivo ha già vinto, prima ancora di scendere in campo. Sarri, dal punto di vista comunicativo, ha davvero tanto da imparare.

Allegri è più bravo di Guardiola perché…

Qui ci permettiamo di scomodare pure un mostro sacro come Pep. E lo facciamo consapevolmente. Allegri, per riuscire a vincere in campo nazionale ed essere competitivo ai massimi livelli in Europa, non ha mai avuto bisogno di avere Messi in squadra. E nemmeno di chiedere una campagna acquisti da almeno 200 milioni a stagione. Max è fatto così: fa il pane con la farina che gli mettono a disposizione. Il risultato è sempre lo stesso: il pane di Allegri è sempre buono.

Allegri è più bravo di Zidane perché…

Massimiliano Allegri, nella gestione dei campioni, ha dimostrato di essere semplicemente il migliore. Dalle sue grinfie sono passati teste calde come Ibra, Cassano e Tevez, ma anche fuoriclasse come Pirlo, Pogba e Dybala. Autentici fenomeni, sempre gestiti con bastone e carota. Sempre dosati da Max, che qualche scontro lo ha anche avuto. Ma ha avuto a che fare con i campioni sempre in maniera sapiente, privilegiando il bene del gruppo prima del singolo. Zidane è sulla buona strada, ma ha ancora troppi anni di esperienza in meno rispetto all’allenatore bianconero. E, a differenza di Allegri, sta iniziando a sentire la crisi della terza stagione.

Allegri è più bravo di Emery perchè…

Alla Juve, grazie al lavoro svolto da Allegri e dal suo staff, le regole sono sempre molto chiare. Non ci sono dubbi, non ci sono incertezze su nulla. Niente viene lasciato al caso. Se Dybala è il rigorista allora Dybala batte il calcio di rigore. A Parigi, da quando è arrivato Neymar, si è accesa la sanguinosa faida con Cavani. Una situazione spiacevole, che Allegri mai avrebbe permesso. Il calcio non può prescindere dalla programmazione, anche dei dettagli che all’apparenza sembrano insignificanti.

Allegri è più bravo di Mourinho perché…

Per Massimiliano Allegri i nemici e il loro rumore sono soltanto un dolce sottofondo, da accettare. Nessuna guerra mediatica, nessun clamore a mezzo stampa. Non c’è bisogno di spettacolarizzare il calcio fuori dal campo. Max vince perché non dà la caccia alle streghe, rimanendo sempre lucido anche dopo le sconfitte. Anche il Mago di Setubal, impeccabile davanti ai microfoni, è costretto a prendere appunti.

Allegri è più bravo di Valverde perché…

A Barcellona si lavora sempre e solo in un modo. Palleggio, palleggio e ancora palleggio. Ma alla fine si passa sempre dalle giocate dei fenomeni Messi e Suarez quando il gioco si fa duro. Valverde, come tutti i suoi predecessori, non può mai rinunciare ai suoi assi. Allegri, invece, tutto può. E’ riuscito a far funzionare la Juve senza Pirlo, senza Vidal, senza Pogba, senza Pjanic, senza Higuain e senza Dybala. Provateci voi, se ci riuscite…

Allegri è più bravo di Ancelotti perché…

Ancelotti, in Italia e nel mondo, è più simile ad una divinità che ad un allenatore. I trofei parlano per Carletto e su questo aspetto c’è davvero poco da dire. Eppure il tecnico di Reggiolo, in un ambiente meno familiare e più aziendale come quello bianconero, non è riuscito a vincere. Cosa che Allegri, con la sua leggerezza, è riuscito a fare. Max si adatta ad ogni tipo di realtà, perché è sia Dottor Jekyll che Mister Hyde. Andrebbe clonato proprio per la malleabilità di un carattere adatto ad ogni contesto.

Allegri è più bravo di Conte perché…

Il ristorante da cento euro bisogna sudarselo sul campo, non a parole. Allegri ci è riuscito, adattandosi sempre al mercato che la società gli ha imposto nelle quattro stagioni di Juve. Voleva il trequartista e mai glielo hanno dato. Pazienza, perché Max sa sempre come inventare. Lui è il valore aggiunto della Juve e ha solo bisogno di tempo per imporre le sue idee. Il mercato faraonico stuzzica altri allenatori, come Conte per esempio, ma non Allegri. Perché il vero fuoriclasse, alla fine, è sempre lui.

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