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Giletti duro: «Dybala? Nel calcio di oggi le maglie non contano nulla»
Massimo Giletti, conduttore e noto tifoso della Juventus, ha parlato del possibile rinnovo di Paulo Dybala: le dichiarazioni
Ai microfoni della Gazzetta dello Sport, Massimo Giletti ha parlato del rinnovo di Paulo Dybala.
DYBALA VIA – «La Juve per lasciar andare Dybala deve avere un progetto sicuro, concreto, certo su un grande giocatore. Sennò farebbe un errore e sarebbe l’ennesimo di questi ultimi tre anni. Non so se ce lo possiamo permettere».
STIMA DEI TIFOSI – «Io credo che nel mondo del calcio non ci sia un dout des, mi pare che le maglie non contino più niente, quindi con grande tristezza ritengo che ognuno pensi ai propri affari personali. Non viviamo più in un calcio di attaccamento ai colori, a una società. Quindi non mi aspetto che nessuno faccia dei sacrifici, sempre mettendo la parola sacrifici fra virgolette, perché stiamo parlando sempre di milioni di euro netti. Per cui se uno rimane a otto milioni di euro netti non fa un grande sacrificio se ne perde due».
PASSO INDIETRO – «Ognuno è libero di avere dei metri di valutazione personali. Nel mondo del calcio nessuno può mettersi su un piedistallo e fare la morale. Però la domanda è: quante partite gioca durante l’anno Dybala? È una domanda per cui un club, in un momento così difficile, deve avere una risposta certa. Bloccare un giocatore importante che però fa 15-20
partite l’anno oggi, e che magari ne farà ancora meno quando avrà 32-33 anni, implica una riflessione importante. La fisicità di Dybala è una variabile che va considerata in un affare che
complessivamente impegna 80 milioni di euro».
SBAGLIO JUVE – «La Juve rischia di fare un errore se non ha un piano alternativo, ma nel momento in cui fai un investimento di queste dimensioni sul giocatore devi tener conto di
quante partite può giocare. Perché nell’ultimo periodo non ne ha giocate tante e non è stato continuo. Quando firmi un contratto l’unica certezza è che il giocatore viene pagato, anche se non gioca. E qualcuno dovrebbe ricordarselo. E questo qualcuno è Dybala».