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Max Allegri aggiunge un posto a tavola e si gode Kean
La cena con Agnelli riconsegna un Max Allegri rigenerato dopo una settimana di gossip e venti d’addio. E Kean si gode il posto da titolare
Una settimana dura, non certamente l’ultima di questa stagione, per Max Allegri risucchiato dalla solita facile polemica di chi se lo terrebbe stretto e chi, invece, lo manderebbe dritto tra le braccia di Ambra – diciamo così – per una anno molto, ma molto sabbatico. Punti di vista e di giudizio dato che questo allenatore, pur non avendo mai fatto brillare la squadra, avrà pure dei meriti, o no, visti i trofei conquistati?
E non ditemi che chiunque su quella “sacra” panchina avrebbe fatto altrettanto. Forse Ranieri, Ferrara, Del Neri o gli attuali Spalletti e via dicendo? Diamo a Max quello che è di Max. Prima o poi – quest’estate a mio avviso – anche la sua avventura bianconera terminerà. E allora vai col toto-sostituto. Da Zidane a Guardiola, con un pensierino a Conte e la testa alla solita Champions. E anche un paracadute in caso di eliminazione “brutale” dalla Coppa martedì prossimo: DD, ovvero quel Didier Deschamps a cui nessuno riconoscerà mai, altrimenti, lo scudetto della promozione in serie A. E che, al richiamo della sua Vecchia magica Signora, ha dato piena disponibilità.
Ma Max ha fatto bene a cenare con il presidente Agnelli. E chissà a quale tavolo e con quale budget da spendere. Di sicuro la “mossa” è servita strategicamente a rasserenare gli animi dopo qualche urlo registrato fuori dalla Continassa simile a quando si litiga con la propria moglie tra le mura domestiche.
Il sereno sembra essere tornato ed è previsto fino al ritorno con l’Atletico. Ma sono in arrivo le nuvole che solo una qualificazione “brillante” – martedì sera – potrà spazzare, o meglio allontanare fino allo scoccare dell’ora x. Quella decisa a tavola. Mentre a tavolino, qualcuno a breve, rischierà di trovarsi con uno scudetto (di cartone) in meno. Intanto godiamoci Kean e la sua doppietta danzante con l’Udinese. E non le faide interne tra gruppi di tifosi con la stessa fede calcistica. Incredibile, ma vero e vergognoso!