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Max Pisu: «Alla Juve è MANCATO Marotta, speriamo Giuntoli possa RIMPIAZZARLO. Su Yildiz CON LA 10 e Chiesa…» – ESCLUSIVA
Max Pisu, noto comico e attore italiano e grande tifoso bianconero, ha così parlato in esclusiva a Juventusnews24
Continua il lavoro della Juventus, che agli ordini di Thiago Motta è tornata ad allenarsi al JTC per preparare al meglio la nuova stagione. Un’annata che, dopo tre anni, vedrà un nuovo allenatore in panchina, con l’obiettivo di tornare a competere per grandi traguardi. Di questo e non solo, in esclusiva per Juventusnews24, ha parlato il noto comico e attore italiano, e grande tifoso bianconero, Max Pisu.
Qual è, da tifoso, il tuo bilancio del secondo ciclo di Allegri? Giusto chiudere con l’esonero?
«Io credo sia stato giusto perchè era arrivato alla fine di un ciclo con la Juventus. Quattro anni di contratto forse sono stati eccessivi, al di là che non mi sono piaciuti. Il modo di lasciarsi poteva essere diverso ma credo sia giusto così. Bilancio sicuramente non positivo, visti gli investimenti fatti, a prescindere che la rosa fosse all’altezza o meno, perchè se i giocatori sono super pagati devono andare oltre il terzo/quarto posto. Allegri non ha mai dato quel valore aggiunto che ci si aspettava da lui, come ha fatto invece Inzaghi all’Inter. L’anno prima lo volevano tutti fuori, invece è arrivato a stravincere lo Scudetto. Marotta sicuramente lo ha aiutato molto, è un personaggio che è mancato a noi e speriamo Giuntoli possa essere questa figura».
Thiago Motta è la scelta giusta per la panchina o avresti puntato su un profilo già affermato come ad esempio Conte?
«Conte è sempre uno che divide un po’ la tifoseria, sull’allenatore però nulla da dire. Per come aveva lasciato la Juve in quel famoso luglio la piazza magari non avrebbe gradito vederlo tornare. Thiago Motta è una scommessa, ha fatto bene al Bologna, ha fatto bene con lo Spezia ma non dimentichiamo che quando prendemmo Conte anche lui aveva allenato solo provinciali, non di certo il Real. Dobbiamo credere nel lavoro di Motta, anche perchè mi sembra uno che ha le idee chiare. Gli serve però tempo e appoggio, magari i risultati del suo lavoro si vedranno tra due o tre anni».
Cosa dobbiamo aspettarci da questa Juve in ottica lotta Scudetto? La vedi in seconda fila rispetto alle concorrenti?
«Alla fine hanno cambiato tutti, Milan, Napoli e anche noi. Le pretendenti più o meno sono sempre queste, le altre squadre come ad esempio la Roma le vedo ancora più indietro. Partiamo tutti dietro all’Inter, ma tutti allo stesso livello».
In questi mesi abbiamo visto arrivare diversi volti nuovi: quale dei nuovi acquisti ti incuriosisce di più?
«Credo soprattutto quelli arrivati a centrocampo, il reparto che ci è mancato lo scorso anno. Quindi ti dico Douglas Luiz e Thuram, che sono le due pedine nuove. Sono curioso di vedere come si comporteranno e curioso anche di capire anche che centrocampo vorrà fare Motta, visto che ci sono anche giocatori come Fagioli e Locatelli. In che ruolo giocherebbero loro?».
La Juve ha lasciato andare un giovane di prospettiva come Soulé, dispiaciuto per questa cessione?
«Può sembrare strano il vendere Soulé a 30 e prendere un sostituto che magari ti costa 40, però credo la Juve debba pensare non solo al costo del cartellino. La società probabilmente ha deciso di puntare tutto su Yildiz, puntare nello stesso momento anche su Soulé sarebbe stato rischioso. Conviene magari andare a prendere ora uno con più esperienza e poi non va sottovalutato il discorso plusvalenze perchè la Juve deve fare i conti anche con questo».
Visto che hai citato Yildiz tu come ti schieri sul discorso della numero 10? Kenan è già pronto per indossarla?
«Guardando alla rosa dei giocatori di quest’anno è sicuramente quello più giusto per questo importante numero di maglia, quindi sì mi piacerebbe. Mi sembra uno molto attaccato ai colori e uno che in campo si impegna sempre».
Come vedresti Koopmeiners per completare questo centrocampo?
«Mi piace molto, è un giocatore forte, importante e ti porterebbe anche quei gol che dal centrocampo sono anche un po’ mancati nelle ultime annate. Sono curioso però, come detto prima, di vedere come verrebbero schierati tutti in campo nello stesso momento lì in mezzo. Bisogna capire».
In uscita c’è anche Chiesa: rinunceresti a uno come lui? Considerando però che c’è anche il contratto in scadenza…
«Se non ha pretese io punterei ancora su lui. Mi piacerebbe vederlo nel suo ruolo originale, se ha ovviamente smaltito gli acciacchi. Puntare ancora su di lui non mi dispiacerebbe visto che è sempre uno dei giocatori italiani più forti, sarebbe un dispiacere lasciarlo andare visto che si parla di cifre basse e al di sotto del suo valore effettivo. Io quindi lo vedrei ancora in questa Juve, ovviamente se a Motta va bene. Sai penso a un giocatore come Orsolini, che è più o meno come Chiesa, che lo scorso anno a Bologna ha faticato tanto».
Potrà essere questo l’anno della definitiva esplosione di Vlahovic?
«Sicuramente lo scorso anno, facendo quei 16 gol in campionato, ha fatto un miracolo visto il tipo di gioco con cui aveva a che fare. Sarebbe bene capire chi sarebbe il vice-Vlahovic, nel caso in cui non volessero puntare su Milik, visto che la coperta in avanti mi sembra più corta. E poi in giro di giocatori con le caratteristiche di Vlahovic non ce ne sono».
Qual è un nome, anche non di quelli che stanno circolando ora, che ti piacerebbe vedere in futuro alla Juve?
«Un nome che mi piacerebbe vedere a parte quelli che si stanno facendo… Direi, come vice Vlahovic, magari Haaland? (Ride ndr.)».
Chiudiamo con una domanda sul flop dell’Italia all’Europeo: cosa non ha funzionato e come si può ripartire secondo te dopo questa delusione?
«Io credo sia stato abbastanza inspiegabile quello che è successo. Ho visto una squadra scarica emotivamente e troppo scarica a livello fisico, perchè gli altri andavano al doppio o addirittura al triplo di noi. Non c’è sata un’idea di gioco, da salvare c’è pochissimo al di là del gol di Zaccagni davvero niente di buono. Può ripartire però tranquillamente, bisogna credere in questo progetto perchè, per quanto se ne dica, non siamo inferiori a squadre come la Svizzera».
Si ringrazia Max Pisu per la cortesia e la disponibilità dimostrate nel corso di questa intervista